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Amaro Destino: Recensione Film

Recensione Film: Amaro Destino
Regia: Joseph L. Mankiewicz
Interpreti: Edward G. Robinson, Susan Hayward, Richard Conte, Debra Paget, Luther Adler, Paul Valentine, Efrem Zimbalist Jr., Hope Emerson
Genere: Drammatico
Anno: 1949

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Questa settimana nuova recensione dedicata al film Amaro Destino, un dramma famigliare che mi ha lasciata di stucco e che avrebbe meritato più fortuna. Sicuramente una storia particolare fatta di fraintendimenti, di errori che si potevano evitare che lascia per l’appunto una sensazione di amarezza, come se in fondo molte cose fossero state fraintese.

Gino è un aiutante barbiere che riesce ad avere successo e ad aprire una banca prolifera, onesta e rispettata. Lui e la sua famiglia conducono quindi una vita apparentemente agiata ma purtroppo i rapporti tra i membri solo molto tesi. Gino, infatti, pur essendo un brav’uomo – anche molto generoso – non riesce a comprendere i suoi figli e l’unico che lo capisce è Max, il più intelligente e spavaldo. La questione si complica quando Gino rimane coinvolto in uno scandalo: mentre Max finisce in galera per difenderlo, infatti, gli altri tre figli gli toglieranno tutto, un gesto che porterà a conseguenze impensabili.

Come in Erano Tutti Miei Figli Edward G. Robinson interpreta nuovamente un personaggio controverso e indimenticabile. Gino, infatti, fa molti errori ma la sua generosità è immensa: infatti vede la sua banca non come un mezzo per fare soldi ma come una possibilità anche per i più poveri tanto che quando alcuni clienti non hanno garanzie lui finge di sbagliarsi e gli fa avere lo stesso il denaro. La sua immensa fiducia nelle persone però gli si ritorce contro: coloro che aveva aiutato saranno i primi ad abbandonarlo nel momento del bisogno.

La parte più interessante, però, è il rapporto con la sua famiglia da quello con sua moglie – che ama e stima profondamente – a quello con i figli che spesso travisano il suo modo di fare. Penso che sia giusto dire, infatti, che è proprio il fraintendimento la base della storia. La figura di Gino viene spesso fraintesa dai figli, sia da coloro che lo odiano che da Max che prende troppo sul serio le sue parole. Una serie di incomprensioni che porteranno alla rovina quasi tutti i personaggi.

Tra quelli più a rischio c’è proprio Max che, nonostante la figura importante del padre, è il protagonista del film. Lo spettatore vede tramite un lungo flashback tutta la sua vita e così conosciamo questo giovane quando è ancora un ragazzo. Un avvocato di successo, decisamente troppo pieno di sé, che si comporta come suo padre ma in modo esagerato e spesso insano. Max infatti tende a sfuggire dalle sue responsabilità, per un lungo periodo ‘tiene il piede i due scarpe’ e inizialmente la sua relazione con Irene è tutto fuorché sana. Il nostro protagonista infatti è possessivo, irascibile e despota e anche se il suo amore è sincero dovrà imparare a darsi una calmata.

Quello che però stupisce di più sono i colpi di scena. Per quanto la storia prenda una piega drammatica, infatti, nessuno potrebbe mai aspettarsi quello che capita verso il finale. Gli spettatori, infatti, sono costretti a ricredersi e a domandarsi se Gino non avesse già intuito qualcosa riguardo agli altri tre figli. Per tutto il film, infatti, si dimostrano codardi, forti solo nel momento in cui il padre è sul lastrico, ma crederli capaci di certi gesti è inimmaginabile… anche per chi guarda.

In questo modo Amaro Destino si configura non solo come un dramma famigliare ma come il racconto della lenta decadenza di ogni personaggio. Una discesa che sembra inesorabile e inarrestabile ma che forse può ancora essere limitata, almeno per qualcuno. Dico limitata perché non si può dire che Amaro Destino finisca bene: le ferite inferte dalle vicende non potranno mai essere sanate. Tuttavia se non c’è speranza di dimenticare c’è almeno la possibilità di ricominciare. Non è un lieto fine, ma è una conclusione realistica. Che dire? Apprezziamo l’onestà!

Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete visto Amaro Destino? Lo vedrete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!

Al prossimo post!

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