Citazioni Bellissime

Grosse lacrime cominciarono a scorrermi sulla faccia e mi sforzai di convincermi che era solo una questione di nervi. E invece piangevo per la tristezza di dover constatare che il tempo sfugge a tutti noi e non si lascia alle spalle altro che immagini sempre più pallide.

Ildefonso De Sventramitis – Il Labirinto Dei Libri Sognanti – Walter Moers

E mentre meditavo sull’antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di Gatsby la prima volta che individuò la luce verde all’estremità del molo di Daisy. Aveva fatto molta strada per giungere a questo prato azzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato così vicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che il sogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscurità dietro la città dove i campi oscuri della repubblica si stendevano nella notte. Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia … e una bella mattina…
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.

Il Grande Gatsby – Francis Scott Ftizgerald

Alle volte mi pare che la tua voce mi giunga da lontano, mentre sono prigioniero d’un presente vistoso e invivibile, in cui tutte le forme di convivenza umana sono giunte a un estremo del loro ciclo e non si può immaginare quali nuove forme prenderanno. E ascolto dalla tua voce le ragioni invisibili di cui le città vivevano, e per cui forse, dopo morte, rivivranno.

Italo Calvino – Le Città Invisibili

si arriva ad un momento nella vita in cui tra la gente che si è conosciuta i morti sono più dei vivi e la mente si rifiuta di accettare altre fisionomie, altre espressioni. Su tutte le facce nuove imprime i vecchi calchi, per ognuna trova la maschera che si adatta di più.

Italo Calvino – Le Città Invisibili

La storia ha i suoi corsi e ricorsi. Alcune vicende si ripetono ancora e ancora. Dal caos tendono ad emergere disegni simili.

Garfield Reeves-Stevens e William Shatner – Star Trek – Vittoria Oscura

Era la conoscenza della morte a dare significato alla vita.

Garfield Reeves-Stevens e William Shatner – Star Trek – Vittoria Oscura

Alla fine, dopo aver lottato contro tutto ciò che avrei dovuto fare diversamente, se avessi saputo allora quello che so adesso, posso dare finalmente una risposta al seguente quesito: “Se potessi rivivere daccapo la tua vita, cosa faresti?” Dopo un’attenta riflessione sono giunto alla conclusione che rifarei tutto quello che ho fatto.

Robert Fulghum – Tutto Quello Che Mi Serve Sapere L’Ho Imparato All’Asilo
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