Recensione Libro: La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo
Autori: Walter Moers e Lydia Rode
Genere: Fantasy, Letteratura Post Moderna (?), Avventura, Romantico (?)
Anno: 2017
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Ebbene si, siamo di nuovo qui a parlare di Zamonia! Con La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo, infatti, ho terminato i libri di Zamonia che sono stati pubblicati in Italia. Vi avevo già detto qui quanto questo libro mi avesse colpita nel profondo ma oggi arriva la vera recensione e spero di riuscire a trasmettervi almeno un decimo delle emozioni che ho provato io leggendo questo capolavoro.
La principessa Dylia soffre di una rara malattia che la debilita terribilmente. Tuttavia uno dei sintomi più persistenti è l’insonnia. In una delle solite notti bianche, però, la principessa riceve la visita di Opal, un Rovello Notturno che le comunica che è lì per farla impazzire. Prima di farla diventare matta, tuttavia, le propone un viaggio all’interno del suo stesso cervello. Dylia, sul momento scettica, accetta successivamente di far partire questa grande avventura intravedendo la possibilità di fare davvero qualcosa di unico e irripetibile.
La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo comincia raccontandoci le abitudini, i pensieri e in generale la vita della particolarissima principessa Dylia. Cosa posso dire di lei? La si ama fin dalle prime pagine. Il modo di pensare, la fantasia straordinaria, la dignità con cui affronta la sua malattia la rendono un personaggio affascinante e una principessa nuova, dal linguaggio tagliente, stravagante e con una voglia di vivere e sognare che dà la carica anche al lettore. La sua personalità sfaccettata sarà poi approfondita e pian piano conosceremo tutti i pregi e i difetti di questa giovane, magnifica ragazza.
La parte migliore dell’opera però è… il suo rapporto con Opal. Si, perché se Dylia è tagliente nel linguaggio e sarcastica nel modo di esprimersi Opal non è da meno. Dall’aspetto ma insolito ma affascinante e dal temperamento sicuro e irritante il Rovello Notturno si rivela intelligente, loquace e dalla grande cultura. Il loro avventuroso viaggio, che comprende lunghe camminate (quanto ho amato le scene dove camminavano fianco a fianco? Walter Moers è un genio non solo nel costruire i rapporti tra i personaggi ma anche nel rappresentarli visivamente in modo eccelso), si compone anche di infinite chiacchierate dove le riflessioni sui massimi sistemi si alternano a battute affilate come lame.
Se c’è una cosa che si ama di questi due, infatti, è proprio questa: i due si punzecchiano in continuazione, si provocano ma in tutto questo cominciano a costruire qualcosa. Del resto sono due menti brillanti che si incontrano, ma soprattutto due cuori soli, due sognatori che – anche se in modo diverso – vorrebbero, anche se solo per una volta fare qualcosa di speciale. Personalmente la loro storia d’amore è una delle più belle e strazianti che abbia mai letto. Se Walter Moers mi aveva già conquistata con la love story de L’Accalappiastreghe con questo mi ha proprio distrutta… in senso positivo. Ho letto e riletto le ultime pagine non so quante volte perché non riuscivo ad accettare che fosse finito così e per giorni le ultime pagine sono state un chiodo fisso nel mio cervello.
Sul serio, io non sono una romanticona ma Walter Moers sa come rendere una storia d’amore qualcosa di unico e… irripetibile. Non smetterò mai di dire che è un genio e che mi sta facendo piangere tutte le lacrime che ho in corpo. Mannaggia a lui!
Ma tornando al loro rapporto ho apprezzato anche tutte le altre sfaccettature. Ho amato la scelta di non dare un genere preciso ad Opal e anche la tendenza di quest’ultimo ad una leggera sottomissione nei confronti di Dylia. In teoria lui dovrebbe farla impazzire e, in linea generale, tenere il comando eppure non può fare a meno di ammettere che gli piace essere insultato e deriso da lei (e che sotto sotto non può fare a meno di sostenerla. Si, c’è anche il tema dell’autostima in questo libro! E si nota parecchio!). La dinamica può sembrare leggermente padrona-sottomesso ma in realtà è più profonda di così. In un certo senso fa parte del loro modo di comunicare, un ulteriore modo per punzecchiarsi. Un modo di punzecchiarsi che però, diverte entrambi e alla fine anche la regalissima e orgogliosissima principessa sarà costretta ad ammetterlo almeno con sé stessa.
Per quanto riguarda i personaggi, quindi, le dinamiche sono eccelse e non shipparli diventa impossibile. Riguardo invece il wordbuilding cosa si può dire? Walter Moers, nel cervello di Dylia, ha creato un nuovo mondo tutto da scoprire. Certo, manca Zamonia ma questo non toglie che la mente della principessa sia estremamente affascinante e la parte dedicata ad Agmydala è qualcosa di perfetto. Mai letto niente di così WOW (tranne che nei precedenti libri di Walter Moers).
E a proposito di Amygdala qui devo fare una divagazione su tutto il lato emozionale della vicenda. La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo mi ha fatto lo stesso effetto che mi aveva fatto Il Labirinto Dei Libri Sognanti: mi ha letto dentro. Ad un certo punto la descrizione dei pensieri e di ciò che accadeva nel cervello di Dylia era così simile ai miei pensieri e ciò che accade nel mio di cervello che mi sembrava che fosse il libro a leggere me.
E’ stata un’altra esperienza pazzesca come per Il Labirinto Del Libri Sognanti: questo libro mi ha dato delle risposte, mi ha spiegato cose su di me che non avevo capito anche se erano così ovvie. Ha dissolto alcuni dubbi… ero senza parole. Mi sono sentita davvero in sintonia con l’autore e per quanto io mi emozioni facilmente non è una cosa che mi capita tutti i giorni.
Ma forse non poteva essere altrimenti: due personaggi dalla mente brillante, filosofici e filosofi, ma anche disillusi, realisti e a tratti cinici che vivono la storia d’amore più travolgente e stravagante di sempre. Si forse non poteva davvero essere altrimenti. In questo libro c’è tutto quello che amo nelle grandi storie. Però non mi aspettavo un coinvolgimento del genere. Dopo Il Labirinto Dei Libri Sognanti non pensavo che sarebbe capitata di nuovo una cosa così. Che dire, Walter Moers mi sorprende sempre.
Lo so, ognuno si giudica normale. E considera gli altri matti come cavalli. Così ragiona il più pazzo dei pazzi ma anche il più pazzo degli strizzacervelli. Ogni cervello è diverso, ogni cervello è fuori di testa e ogni cervello è fuori di testa in modo diverso. Ma in nessun caso è fatto così soltanto lui… neanche il tuo. Afferrato il concetto?
Opal, in uno dei suoi migliori momenti filosofici.
Tornando a noi e restando in tema di argomenti filosofici il filo conduttore di tutta la vicenda è un unico grande argomento: la follia. Ma cos’è la follia? Dylia e Opal ne discuteranno per tutto il libro. E i loro dialoghi sono perfetti, un saggio sull’argomento non avrebbe potuto spiegare la questione meglio di così esattamente come un romanzo d’amore non avrebbe potuto raccontare storia più bella.
E prima di concludere c’è qualcosa che dovete sapere: Walter Moers ha dedicato questo libro a Lydia Rode – che soffre della sindrome da stanchezza cronica – alla quale è ispirato il personaggio della principessa Dyilia. Le illustrazioni del libro sono sue e hanno dell’incredibile. Oltre ad essere grandissime sono di un’originalità unica, trasmettono tutto il suo amore per i sogni e per l’arte. Una volta viste è impossibile immaginare il libro in modo diverso da come lo rappresenta lei. Ne sono rimasta veramente colpita, mai visto niente del genere.
In sostanza… ho amato alla follia La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo. E’ un libro che mi ha scossa dentro, una storia senza precedenti. Ne sono rimasta colpita ma soprattutto affascinata. Il finale è stato qualcosa di eccelso, e anche se non era il finale che volevo… non avrebbe potuto essere altrimenti. Penso che l’unione dei talenti di Moers e Rode abbia dato vita a qualcosa di indimenticabile e mi chiedo davvero come sia possibile che questo libro non sia stato apprezzato. Se vi capitasse l’occasione non fatevi scoraggiare dalle recensioni negative e dategli una possibilità. Non ve ne pentirete.
Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete letto La Principessa Insomnia E Il Rovello Notturno Color Incubo? Lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!
Al prossimo post!
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Ciao Enrica, non avevo mai sentito parlare di questo libro, ma sembra veramente affascinante! Anche il fatto che i protagonisti discutano della follia mi incuriosisce.
Si, è un libro molto particolare. A me è piaciuto davvero tanto, è uno di quei libri che non si dimenticano più ❤️. Il tema della follia è molto presente e trattato veramente bene senza mettere in secondo piano tutta la storia!