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Discriminazione Letteraria: No Grazie!

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi dopo tanto tempo torno con un post più generale sulla letteratura e in particolare sulla discriminazione letteraria. E alcuni di voi si chiederanno: ma che sarebbe? Chi legge lo sa, ci sono interi generi letterari che vengono considerati ‘di seconda classe’ o addirittura ‘indegni’ e se per caso ammetti che nella realtà tu quei generi li leggi e magari sono anche i tuoi preferiti ecco che scattano le occhiate un po’ schifate delle altre persone e in certi casi anche degli altri lettori.

La Discriminazione Letteraria Non Risparmia Niente E Nessuno

La cosa che più mi ‘diverte’ della discriminazione letteraria è che… non risparmia niente e nessuno. Non c’è un genere che ne sia effettivamente esente, tutti – chi più chi meno – sono legati a stereotipi che hanno preso piede nel corso del tempo. I classici? Libri noiosi e pesanti, per secchioni! I fantasy? E’ roba per bambini! I romanzi rosa? Per donnicciole frustrate! Insomma nessun genere letterario ne è immune, qualsiasi cosa tu legga ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire e che ti farà notare che leggi robaccia di serie B.

Discriminazione Tra Letture, Discriminazioni Tra Lettori

Ed ecco secondo me la parte più grave di questa cosa: il fatto che siano gli stessi lettori a discriminare gli altri lettori. Spesso mi è capitato di vedere persone sentirsi superiori per il fatto che leggono un determinato genere letterario oppure di sentire e leggere pregiudizi nei confronti di persone che ne leggono altri (soprattutto per generi come il Fantasy, il rosa, i romanzi per ragazzi).

Ricordo di aver letto e sentito storie di persone che dicevano di vergognarsi a tirare fuori i propri libri sui pullman o nei luoghi pubblici (ma in realtà anche a scuola e sul lavoro) proprio per paura di essere giudicati per quello che avevano scelto di leggere. Oppure racconti di persone che hanno dovuto sentire commenti spiacevoli da parte di persone che si sono sentite dire che leggevano robaccia o che addirittura non erano veri lettori perché i veri lettori leggono solo determinate cose.

Personalmente è una cosa che mi rattrista perché in Italia siamo pochi ad essere lettori e a maggior ragione invece di darci contro dovremmo cercare di sostenerci così da promuovere sempre di più un settore culturale che purtroppo resta abbastanza ignorato e penalizzato. In oltre penso che bisognerebbe sempre ricordare che la lettura è soprattutto un piacere: non si tratta di una gara, nè di una competizione. La lettura di un libro è un’esperienza quindi abbiamo il diritto di leggere quello che vogliamo nei tempi che preferiamo.

Una Questione Di Singoli Libri

Quando si parla di discriminazione letteraria, poi, spesso si commette l’errore di pensare per generi e non per singoli libri. Non esistono interi generi brutti, esistono solo libri scritti male (e a volte anche revisionati male) e questi si possono trovare all’interno di qualsiasi genere, anche del nostro preferito, anche dei classici. Penso che sia sbagliato pensare che solo perché all’interno di un genere ci sono stati libri mediocri allora tutti li libri di quel genere lo siano.

Poi, non nego che – almeno apparentemente – ci siano dei generi che sono più afflitti da nuove uscite decisamente sottotono ma questo è anche perché oggi abbiamo una produzione letteraria smodata (in termini di quantità) soprattutto per alcuni generi e quindi è normale che più libri vengono pubblicati più si alza il rischio di beccare qualche scaberciata.

In secondo luogo penso che i libri un po’ così siano anche un risultato della discriminazione letteraria stessa: se si afferma l’idea che scrivere fantasy, piuttosto che rosa, piuttosto che saggi sia una cosa facile ecco che più persone si butteranno su quei generi pensando ‘vabbè, tanto sono generi di seconda classe, qualsiasi cosa scriva andrà bene’.

Per esempio questa è un’idea molto diffusa per quanto riguarda i libri per l’infanzia perché ‘tanto ai bambini piace tutto’ quindi bastano due disegni decenti e un paio di frasi in rima per fare un bel libro per l’infanzia. Inutile dire che non funziona così e lo capiamo quando poi troviamo libercoli come Quarta Elementare!

Discriminazione Letteraria: Una Questione Di Gusti Tra Oggettività E Soggettività

Sarà ovvio ma secondo me è meglio ribadirlo: bisogna sempre ricordare che quando si tratta di libri che si tratta anche di una questione di gusti e questo vale sia per i singoli libri che per i generi letterari (anche se in modo più flessibile). Il fatto che un libro o un genere non ci piaccia non significa che quel libro o quel genere sia brutto, magari semplicemente non è affine alla nostra sensibilità e quello che cerchiamo in un libro.

Questo ovviamente non significa che non ci siano anche cose oggettive da tenere in considerazione (e noi che scriviamo recensioni lo sappiamo bene) ma semplicemente che per quanto si cerchi di essere oggettivi nel descrivere, parlare e in generale farsi l’idea di un libro la soggettività c’è sempre. Come dicevo la lettura di un libro è un’esperienza unica per ogni persona e quindi il modo in cui si è vissuta l’esperienza (emozioni, coinvolgimento…) influisce e deve influire sul nostro pensiero riguardo a quel libro.

Alla fine…

Le opinioni, per l’appunto, sono sempre opinioni. Possono essere più o meno oggettive ma sempre di opinioni si tratta. Questo è il motivo principale per cui nessuno dovrebbe permettersi di giudicare un altra persona per i generi che preferisce o per i libri che legge. Non sappiamo come quella persona viva la lettura in quel momento quindi limitiamoci ad essere contenti del fatto che quella persona legga e lasciamo che ognuno si senta libero di leggere quello che preferisce.

E se vogliamo fare un passo avanti chiacchieriamo, creiamo un confronto costruttivo e facciamoci consigliare qualche libro perché – ormai lo sappiamo – le nostre librerie non saranno mai abbastanza piene.


Bene, anche questo post è finito e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete mai subito la discriminazione letteraria? Secondo voi da cosa deriva questo fenomeno? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!

Al prossimo post!

Se il post ti è piaciuto lascia un commento (ci tengo, lo ammetto) e condividilo! Sono piccoli gesti che per me valgono molto!

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