Recensione Libro: Star Trek – I Rischi Del Comando
Autori: William Shatner, Judith E Garfield Reeves-Stevens
Genere: Fantascienza, Star Trek
Anno: 2005
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi per il nostro solito appuntamento recensoso vi parlo di Star Trek – I Rischi Del Comando, primo libro della terza trilogia della saga scritta da William Shatner (i capitoli precedenti della saga sono: Le Ceneri Del Paradiso, Il Ritorno, Il Vendicatore, Il Fantasma, Vittoria Oscura, I Protettori). che ormai mi accompagna dal lontano 2019. Un libro, come sempre, splendido che ci regala ben due storie al prezzo di una.
I capitani Kirk e Picard, superate le loro divergenze, sono diventati amici e dopo la fine della saga precedente decidono di prendersi una vacanza. Ovviamente, però, non sia mai che qualcosa vada per il verso giusto! Non sono nemmeno atterrati sul pianeta di destinazione che già rischiano di lasciarci le penne! Tra assassini in libertà, vecchie minacce e nuovi nemici il nostro disgraziato duo non avrà un attimo di pace. Nel frattempo Kirk ripensa ad una delle prime missioni come capitano dell’ Enterprise e alle similitudini con il nuovo caso.
Star Trek – I Rischi Del Comando è un romanzo meraviglioso dove, grazie ad uno strategico alternarsi temporale, seguiamo Kirk in due momenti differenti della sua vita. La vacanza con Picard e una delle prime missioni come capitano. Due momenti agli antipodi – soprattutto ora che James Kirk è quasi in pensione – per una storia che segue un unico filo conduttore.
Come sempre una delle parti che ho amato di più sono le riflessioni di Kirk. La nostalgia che lo attanaglia, i ricordi – ormai offuscati e lontani – legati a giorni felici che non torneranno sono ciò che mi fanno amare questi romanzi e sono ciò che mi mancherà quando avrò terminato la saga. Tutti i libri di Shatner sono profondamente umani ed emotivi, quel genere di letteratura che ti scandaglia l’anima e ti fa sentire capito.
In questo senso è fantastico leggere il lungo ricordo di Kirk, un’esperienza che per lui è stato l’inizio di tutto: le prime responsabilità, i primi battibecchi con Spock, i primi errori, i primi rimpianti.
La prima volta che Kirk ha capito di non essere invincibile e ha dovuto accettarlo.
Credo che nella sua storia ci sia molto di tutti noi. Certo, qui la questione è portata all’estremo ma abbiamo vissuto anche noi tutto questo: abbiamo avuto quel momento in cui abbiamo dovuto accettare di non farcela, quel momento in cui abbiamo fallito in qualcosa ma anche quel momento in cui, guardandoci indietro, ci siamo resi conto che il tempo aveva sfocato alcuni ricordi.
Se Shatner ci va forte sulla parte sentimentale il resto della struttura non è da meno. La parte thriller è gestita magistralmente, l’azione non manca (anche se è minore rispetto agli altri capitoli), ogni personaggio è assolutamente centrato ed è molto interessante fare il confronto con il Kirk giovane e intraprendente che abbiamo imparato a conoscere nella serie TV con il Kirk più calmo e maturo dei libri. E ovviamente non manca mai l’amicizia, il vero motore di Star Trek fin dalla prima serie.
Come sempre, quindi, un meraviglioso capitolo per questa saga che amo e ho amato con tutta me stessa. Ormai mancano solo due libri e non so nemmeno io se buttarmi a capofitto nella lettura o se aspettare ancora un po’ per non terminarli già ad inizio anno.
Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete letto Star Trek – I Rischi Del Comando? Lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!
Al prossimo post!
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