Recensione: Red e Toby – Nemiciamici
Regia: Richard Rich, Art Stevenson
Genere: Animazione
Anno: 1981
Salve a tutti e bentornati nel mio blog!
Ieri, mentre scartabellavo tra i miei DVD alla disperata ricerca di qualcosa da guardare, mi sono imbattuta in un film d’animazione che avevo acquistato e visto anni fa. Incuriosita (anche perché non ricordavo molto della trama, ma soltanto qualche impressione che avevo avuto) ho deciso di rivederlo e devo dire che ne sono rimasta molto sorpresa. Ho pensato quindi di condividere il mio pensiero scrivendo questa recensione.
Il film in questione è Red e Toby – Nemiciamici, un cartone animato del 1981 prodotto dalla Disney, che racconta la storia d’amicizia tra una volpe e un cane. Tutto comincia con Red, una piccola volpe rimasta orfana, che viene adottata dall’anziana e sola signora Tweed che vive in una casa in campagna. Nell’abitazione vicina, invece, abita Amos Slade, un cacciatore scorbutico che vuole bene soltanto al suo cane da caccia Fiuto. Un giorno Slade decide di portare a casa Toby, un cagnolino che spera possa diventare un buon cane da caccia.
Nel momento in cui Red e Toby si incontrano la trama comincia a svilupparsi e da questo momento si può dividere in due parti. La prima si concentra principalmente sulla nascita e sull’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti mentre questi sono ancora cuccioli. I due piccoli sono completamente ignari delle loro differenze, e quando le notano, non gli danno peso. La loro amicizia è pura, disinteressata e priva di qualsiasi pregiudizio. Se non fosse per Slade e Fiuto, che spesso mettono i bastoni tra le ruote, si potrebbe dire che tutto è perfetto tra loro. Del resto i protagonisti sono due cuccioli, due bambini che non sanno che quella diversità che non considerano segnerà gran parte della loro vita.
Credo che questa parte rappresenti appieno come i bambini vedono il mondo. Attraverso la loro ingenuità vanno al di là delle apparenze, fanno tesoro delle diversità e sono convinti che le cose andranno sempre nello stesso modo. Così è per Red e Toby, convinti che la loro amicizia non possa mutare davanti alle difficoltà e che resteranno amici per sempre. In questa fase iniziale, infatti, è proprio l’amicizia ad essere la protagonista assoluta.
Il cambiamento che segna il passaggio alla seconda parte di questo film arriva però inesorabile. Con la partenza di Toby tutto viene rimesso in discussione e così la fase successiva ci mostra i nostri protagonisti ormai grandi. Red, vissuto sempre con la signora Tweed, è cresciuto solo fisicamente. Nel suo cuore è ancora il cucciolo che giocava nei prati con Toby e che vedeva il mondo con entusiasmo. Nonostante lo scorrere del tempo non ha dimenticato Toby e aspetta con ansia il suo ritorno. Quando però il cagnolino che ricordava torna cresciuto si ritrova a fare i conti con la realtà. Toby non lo ha dimenticato, ma le circostanze hanno cambiato molto il suo modo di vedere le cose.
Come se non bastasse gli eventi precipitano dopo il loro nuovo incontro. Accade qualcosa che cambierà per sempre le loro vite ed è in questo triste contesto che i rapporti tra i personaggi diventano più intensi. Capiamo cosa la signora Tweed sia disposta a sacrificare per Red, veniamo a conoscenza di quanto Toby sia diventato simile al suo padrone e quanto questi possa essere vendicativo. Ma ci viene anche spiegato come le cose possano essere travisate, quanto la rabbia possa portarci a compiere azioni che non ci appartengono veramente. Alla luce di questo lo spettatore si rende conto di quanto sia improbabile che tutto possa tornare come prima e penso che questo sia uno dei punti di forza di questa storia. Si tratta di un cartone animato che si discosta dai canoni della Disney. Il lieto fine non è d’obbligo anzi, non è nemmeno previsto.
Il finale, infatti, pur essendo rassicurante ci spinge a chiederci quanto un’esistenza possa cambiare le persone, quanto un evento possa influenzare le nostre vite e rimettere in discussione le nostre certezze.
Così, mentre nella scena finale riecheggia la promessa d’amicizia di tanti anni prima, siamo in qualche modo spinti a domandarci se l’amicizia di questi due protagonisti sia stata veramente in grado di superare le difficoltà o se sia, invece, soltanto un lontano ricordo d’infanzia.
Un film d’animazione ben riuscito che racconta una storia commovente e diversa dal solito che ha dalla sua parte i disegni mozzafiato tipici della Disney e il finale aperto, che si rivela non soltanto una sorpresa, ma un vero tocco di classe.
Spero che questa recensione sia stata interessante e vi ringrazio per il tempo che le avete dedicato.
Io ho scritto, ora tocca a voi! Sono curiosissima di sapere se avete visto questo film e, nel caso, cosa ne pensate!
Al prossimo post!
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