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Il Grande Gatsby – Recensione Film

Recensione Film: Il Grande Gatsby
Regia: Baz Luhrmann
Interpreti: Leonardo DiCaprio, Toby Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Elizabeth Debicki, Ilsa Fisher, Jason Clarke, Amitabh Bachchan, Jiack Thompson, Max Cullen, Callan McAuliffe, Adelaide Clemens, Kate Mulvany, Eden Falk, Richiard Carter, iOTA
Genere: Drammatico
Anno: 2013

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi vi porto la recensione del film Il Grande Gatsby che ho apprezzato molto pur avendo riscontrato qualche pecca che mi ha fatto un po’ storcere il naso. Premetto che non avendo letto il libro non posso fare paragoni e quindi mi attengo solo al film.

Nick Karraway, un veterano della prima guerra mondiale è in terapia in un istituto psichiatrico. Qui ripercorre uno dei periodi più importanti della sua vita, ovvero l’incontro con Gatsby, un uomo particolare ed eccentrico che ha dedicato la sua vita all’amore per Daisy. Nick vivrà con lui tutta la parte più importante della sua vita, fino al momento più tragico.

Il Grande Gatsby è un film molto riuscito: fotografia, recitazione, costumi, intreccio… è tutto ottimo. La ricostruzione degli anni venti è veramente notevole e ricrea abbastanza bene l’atmosfera di quell’epoca, forse anche con una punta d’esagerazione (e di evitabile volgarità). Anche la linearità della storia è ottima: non ci sono fraintendimenti e ogni tassello va al suo posto, complici anche dei personaggi ben caratterizzati.

Sotto questo punto di vista il migliore è Gatsby che ha tutte le caratteristiche per restare nel cuore dello spetattore. E’ carismatico, misterioso, apparentemente sicuro si sé ma nella realtà nasconde un’animo fragile e profondamente sentimentale. Questo però non gli impedisce di avere dei difetti. Ci sono momenti in cui commette errori, è troppo pressante e chiede a Daisy più di quanto lei possa dargli. Ma soprattutto lo chiede nel modo sbagliato, dimostrando il suo essere ambizioso e propenso a pensare un po’ troppo a se stesso.

Anche Nick, pur restando un po’ nello stereotipo del ragazzino sognatore, fa la sua figura nel corso della storia. E’ forse l’unico personaggio che ha veramente compreso Gatsby e che ha guardato oltre i suoi difetti, la sua maschera e il suo scudo di menzogne. E’ un amico fedele, un complice ma non si fa problemi a dire a Gatsby quello che pensa del suo modo di vedere le cose. Nonostante ciò il loro sarà probabilmente il rapporto più forte del film, probabilmente più forte persino di quello con Daisy.

Ed ecco che arriviamo a Daisy, il personaggio femminile di spicco di questo film. La sua storia non è delle più felici e nonostante il matrimonio combinato non ha mai dimenticato Gatsby, il suo unico vero amore. Il suo personaggio è il più importante di tutto il film perché mette in risalto il carattere del protagonista nei suoi lati migliori ma anche in quelli peggiori. Se lei infatti è eccessivamente indecisa (fino a diventare irritante) è facile comprendere le sue motivazioni. Gatsby, infatti, pur volendo aiutarla, ha problemi per quando riguarda l’agire e anche con la comunicazione non va molto d’accorodo.

In una scena in particolare diventa quasi manipolatorio, sfiora la psicosi e ci si accorge conto che forse il suo amore è più che altro un’ossessione. Ci si rende conto del fatto che Gatsby è adorabile, dolce, insicuro ma non si possono mettere da parte alcuni lati del suo carattere. E infatti saranno proprio i suoi difetti a gettare le basi per il finale, dando vita ad un personaggio ricco di sentimenti ma anche molto controverso.

Per quanto riguarda l’intreccio Il Grande Gatsby è un dramma potente, dai toni onirici e filosofici che rimane impresso in chi guarda. Questo anche grazie ad un uso consapevole delle coreografie, delle scene sfarzose e delle feste sfrenate ma sempre eleganti. Tuttavia per quanto riguarda gli splendidi festeggiamenti c’è una pecca su cui non si può passare sopra: la musica. Capisco che il regista abbia voluto svecchiare un po’ l’opera ma la musica rap o trap negli anni venti non si può proprio sentire.

Ripeto, comprendo la volontà di rendere l’opera ‘fruibile’ anche ad un pubblico più giovane, ma uscire dai canoni musicali di un’intera epoca (che ha fatto proprio della sua musica un simbolo) è fuori luogo. A questo si aggiunge anche una computer grafica che non sempre è ben amalgamata con il conteso.

Nel complesso però Il Grande Gatsby è un film che si fa amare e che racconta una storia già vista in modo estremamente originale. Da vedere se volete assaporare qualcosa di diverso e se non vi infastidiscono le ‘licenze poetiche’ riguardo ai contesti storici.

Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete visto Il Grande Gatsby? Avete letto il libro? Io ce l’ho già in libreria e non vedo l’ora di cominciarlo! Fatemi sapere la vostra opinione nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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