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Cenerentola – Recensione Film D’Animazione

Recensione Film D’Animazione: Cenerentola
Regia: Wilfred Jackson, Hamilton Luske, Clyde Geronimi
Genere: Animazione
Anno: 1950

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi dopo tanto tempo torno a parlare di film d’animazione con Cenerentola che ho rivisto qualche mese fa e che mi ha nuovamente stupita in positivo. Un classico che non ha bisogno di presentazioni ma su cui avevo voglia di dire la mia opinione.

Ella è una giovane ragazza che vive con la matrigna e le sorellastre che, invidiose della sua bellezza e delle sue qualità, l’hanno relegata al ruolo di sguattera. Per disprezzarla maggiormente le hanno anche dato il nomignolo di Cenerentola. La vita della giovane procede tra lavori e maltrattamenti ma lei non smette di sperare nella possibilità di una vita migliore. L’occasione di una distrazione si presenta quando il re organizza il ballo per il ritorno del figlio: un ballo sarebbe un’esperienza nuova per Cenerentola e, perché no, anche un’occasione per conoscere persone nuove. Andarci, però, non sarà così semplice.

Rivedendo Cenerentola dopo molti anni mi sono resa nuovamente conto di quanto le analisi dedicate alle principesse Disney siano sempre un po’ superficiali. Al contrario di quanto si dice riguardando Cenerentola non ho trovato una principessa dimessa ma una ragazza che non ha via d’uscita e cerca di cavarsela come può.

Del resto sola al mondo e senza denaro cosa potrebbe fare? Ed ecco che l’unica soluzione rimane quella di rimanere in casa e cercare di non farsi annullare dalla matrigna e dalle sorellastre: e infatti Cenerentola per quel che può si fa valere, cerca di difendersi (senza successo) quando la matrigna l’accusa di qualcosa che non ha fatto e (con più successo) nella scena in cui dice alla matrigna che ha anche lei diritto a partecipare al ballo.

In questa scena si vede molto bene anche la consapevolezza di sé di Cenerentola che ricorda alla matrigna che anche lei è parte della famiglia facendo capire che forse loro possono anche considerarla una semplice sguattera e trattarla come tale ma nella realtà lei non lo è.

Poi, certo, a volte Cenerentola pecca di ingenuità, ma è anche molto giovane e quindi tutto sommato è comprensibile.

A questo proposito mi sono resa conto che anche la lettura della ragazza che aspetta un principe che la salvi non è così calzante. Alla fine Cenerentola voleva andare al ballo solo per passare una bella serata e godersi un momento di spensieratezza lontana dalla sua vita con la “famiglia”. Il fatto che conosca il principe è un puro caso e se non fosse successo Cenerentola sarebbe stata ugualmente contenta di aver potuto beneficiare di un piccolo svago, per quanto effimero.

Al di là della protagonista, cosa posso dire? Tutti gli altri personaggi sono perfetti all’interno del loro ruolo e anche se conoscono quasi a memoria le loro battute mi fanno sempre ridere e/o spaventare. Dai topolini alla matrigna, passando per la fata madrina e le sorellastre, ogni personaggio dà il meglio di sé anche quando non ha moltissimo tempo a disposizione.

L’unico personaggio che, invece, purtroppo risente del poco tempo è proprio il principe che rimane una figura abbozzata e di cui sappiamo pochissimo. Un vero peccato soprattutto se si conta sul fatto che dovevano esserci delle scene dedicate a lui ma che per motivi vari sono state tagliate della realizzazione finale. Diciamo se che da un lato glielo perdono (del resto il film si intitola Cenerentola ed è la sua storia) dall’altro il colpo di fulmine tra i due resta un po’ campato in aria se non conosciamo le effettive qualità del principe.

In questo senso ha un po’ rimediato Cenerentola 3 Il Gioco Del Destino (seguito fantastico che vi straconsiglio) ma non essendo considerato canonico lascia un po’ il tempo che trova. Questo non toglie, però, che Cenerentola sia un classico che mi emoziona sempre e che, secondo me, tra tantissimi anni guarderemo ancora. Sono convinta, infatti, che per quanto alcuni classici Disney (e non) vengano criticati, rimarranno sempre classici perché la verità è che avranno sempre qualcosa da dire e sapranno farci sognare ogni volta.

Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete visto Cenerentola? Lo vedrete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!

Al prossimo post!

PS: Castello Powered By Craiyon

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Lyra
7 mesi fa

Condivido del tutto la tua analisi! A me Cenerentola piace perchè rappresenta il messaggio del “se gli altri sono odiosi con te, non devi per forza ripagarli con la stessa moneta”. Non l’ho trovata sottomessa, e soprattutto non l’ho trovata una “a caccia di uomo per salvarsi”, come hai sottolineato anche tu lei stessa prima di fuggire dice proprio “caspita, non ho neanche visto com’era il principe”! Se non ricordo male durante la canzone si intravedono loro due chiacchierare, quindi io penso che qualche parola se la saranno pur detta… e continuo a essere convinta che tra la scena della scarpetta e il matrimonio sia passata ben più della frazione di minuto che vediamo nel film!
PS: anche io ho visto entrambi gli spin-off, e mi sono anche molto piaciuti! 😀

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