Recensione Libro: Alice Nel Paese Delle Meraviglie
Autore: Lewis Carrol
Genere: Nonsense
Anno: 1865
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi nuova recensione dedicata ad una lettura che mi è veramente piaciuta tantissimo: Alice Nel Paese Delle Meraviglie. Un classico senza tempo che non avevo mai trovato il coraggio di leggere perché, sinceramente, temevo che mi avrebbe annoiata e che invece mi ha fatto passare qualche bella ora di spensieratezza.
Alice, una bambina curiosa che si dà tanti buoni consigli (che poi non segue), rincorre un coniglio bianco fin nella sua tana e precipita in uno strano paese dove niente ha senso e tutto è insensato. Riuscirà la nostra piccola protagonista a trovare il coniglio bianco? E, soprattutto, a tornare a casa?
Alice Nel Paese Delle Meraviglie ha, ovviamente, più chiavi di lettura: si può leggere, quindi, come un racconto insensato, geniale e molto divertente oppure come un enorme contenitore di metafore. Mi sono informata sul libro (vi lascio qui una delle migliori analisi che ho trovato su libri e cartone) per comprendere meglio alcune dinamiche e il significato di alcuni personaggi ma devo dire che ho preferito leggere il romanzo nella sua chiave di lettura più leggera: quella delle allegre avventure di una bambina che si addormenta sotto un albero e fa un sogno insensato.
Devo dire che è stata una lettura piacevolissima: i capitoli sono brevi ma intensi, le filastrocche assolutamente geniali e lo stile è freschissimo. I disegni (io ho l’edizione con quelli originali) devo dire che in alcuni momenti sono un po’ inquietanti (e anche alcuni episodi sono al limite del perturbante) ma per molti versi, l’ho trovato più leggero della trasposizione cinematografica di Walt Disney (che ho rivisto non appena terminato il libro). E questo nonostante Disney abbia tolto moooolti degli eventi più inquietanti di questo romanzo (ha attinto molto più dal seguito, Alice Attraverso Lo Specchio, che non vedo l’ora di leggere).
Al di là del lato lievemente inquietante, però, se letto nella sua versione più leggera Alice Nel Paese Delle Meraviglie è spassoso. I personaggi sono divertentissimi, uno più fuori di testa dell’altro, e devo dire che è riuscito a rendermi simpatica pure la regina di cuori (che urla e sbraita ma i suoi propositi del taglio della testa non li realizza mai).
Capisco quindi perché questo romanzo sia un classico ancora così apprezzato: è come se fosse senza tempo nel senso che essendo un viaggio in un mondo folle/geniale metafora alla fine potrebbe essere stato scritto ieri come oggi. Il significato non cambia, resta sempre attuale e anche se sicuramente c’è qualcosa dell’epoca in cui è stato scritto (sarebbe anormale il contrario) questo non toglie freschezza e attualità all’opera.
Che dire? Leggerò molto volentieri Alice Attraverso Lo Specchio, sono curiosissima di vedere come continuano le avventure di Alice!
Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete letto Alice Nel Paese Delle Meraviglie? Lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!
Al prossimo post!
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