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Ensel e Krete – Recensione Libro

Recensione Libro: Ensel E Krete – Una Storia Di Zamonia
Autore: Walter Moers
Genere: Nosense/Letteratura Post Moderna
Anno: 2000

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Dopo più di un anno dal libro Le Tredici Vite E Mezzo Del Capitano Orso Blu ecco che torniamo a Zamonia. Questa volta parliamo di Ensel E Krete – Una Storia Di Zamonia, un libro su cui avevo poche aspettative e che invece ho amato alla follia. Personalmente lo considero all’altezza del suo predecessore, un racconto immersivo ed estremamente emozionante.

La trama, come percepibile dal titolo, ricalca quella di Hensel E Gretel. Ensel e Krete, due bambini lontandisottesi, sono in vacanza nella Grande Foresta abitata dagli orsi colorati. Nonostante le raccomandazioni degli adulti i due si addentrano nel folto della foresta e non riescono più a tornare indietro. Questo è solo l’inizio del viaggio libroso più bello di sempre.

Ebbene si, Ensel e Krete è un cammino avventuroso che giunge fin nel cuore della Grande Foresta. Un tripudio perfetto di creature bizzarre e meravigliose, di piante parlanti e animali splendidi. Ma non c’è solo questo: non mancano i misteri, l’azione, la tensione… In questo breve romanzo c’è tutto ciò che serve per vivere un’avventura inquietante (ma non troppo). Una storia in perfetto stile Walter Moers, che non mette freno alla sua fantasia e ci regala un nuovo spaccato del bellissimo mondo di Zamonia.

Si, perché l’intento di Walter Moers è molto più legato al raccontare un mondo che a raccontare i singoli personaggi. Questi, spesso imperscrutabili, sono più che altro i veri narratori, la nostra guida attraverso mondi che non conosciamo e che gli stessi personaggi scoprono con noi. Questo romanzo non fa eccezione ed ecco che il lettore si ritrova ad immedesimarsi nelle emozioni dei due bambini. Tuttavia in questo caso Walter Moers aggiunge una nuova variabile che non era presente nel libro precendente: la divagazione sventramitica, una delle trovate più geniali di sempre.

In sostanza l’autore zamoniano Ildefosdo De Sventramitis (che sarebbe il vero autore di questo libro) interviene durante i momenti più spaventosi del libro per divagare, raccontarci quello che pensa e svelarci qualche piccolo segretuccio da scrittore (grazie Walter Moers, sempre gentilissimo)! Tuttavia la divagazione ha anche lo scopo di ‘tranquillizzare’ il lettore nei momenti più spaventosi, ricordandogli che è solo una storia inventata (dallo Sventramitis stesso, non è mai accaduto nulla di simile a Zamonia) e che quindi possiamo goderci il viaggio tranquilli.

Sotto questo punto di vista Ildefonso è uno dei personaggi migliori dell’autore. Dolce, tenero, ipocondriaco e anche un po’ vanitoso lo Sventramitis ci trasporta nella sua vita raccontando con sottile e geniale ironia. Ci parla di sè dal suo punto di vista, si racconta senza veli e senza timori. E’ un personaggio genuino, forse il più genuino di sempre e proprio per questo non si può fare a meno di adorarlo. Non, poi, si possono non amare anche le critiche (che hanno ben poco di zamoniano) mosse al sistema editoriale del nostro tempo. Indimenticabili i meravigliosi attacchi ai critici letterari e in particolare a Latuda, nemico giurato del nostro autore zamoniano.

Tuttavia Walter Moers non si risparmia nemmeno su altri temi e tramite Ildefonso attacca senza problemi la letteratura che ritiene scadente, i romanzetti diseducativi e gli scrittori senza talento. Detta così sembra orribile ma il modo in cui Ildefosno espone le sue idee e inconfutabile ed esilarante, il che lo rende un adorabile pessimista.

C’è poi il tema più inquietante della vicenda: la deriva totalitarista della Grande Foresta. All’inizio sembra una cosa banale ma piano piano ci si rende conto che qualcosa non va ed ecco che l’avvertimento arriva senza mezzi termini: il totalitarismo è sempre dietro l’angolo, dobbiamo stare attenti a quello che facciamo.

E a proposito di cose inquietanti la Grande Foresta ne è piena. Segreti nascosti che verranno indagati nelle prossime storie, ‘streghe’ malvagie – ma anche buone – che vivono nel sottosuolo, creature bizzarre arrivate da altri pianeti e molto altro: cosa nasconde questo luogo magico? E gli Orsi Colorati sono al corrente di quello che capita oltre i confini del loro campo vacanze? Che cosa stanno nascondendo e perché? Non lo sapremo in questo libro, forse non lo sapremo mai perché – come nel nostro mondo – alcune cose sono destinate a restare avvolte dal mistero.

In sostanza Ensel e Krete è un perfetto continuo de Le Tredici Vite E Mezzo Del Capitano Orso Blu, una storia Zamoniana bellissima e avvincente. Tuttavia vi consiglio di leggere prima il libro precedente in quanto moltissimi degli avvenimenti fanno rifermento proprio ad Orso Blu e alle sue gesta.

Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Leggerete questo libro? Se lo avete già letto vi è piaciuto? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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Zosma
Zosma
3 anni fa

Sei riuscita a farmi aggiungere non uno ma due libri alla wl

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