Arrivederci bel tempo che fu,
Arrivederci ricordi sparsi nel tempo.
Arrivederci sogni degli istanti andati.
Cosa è rimasto di quello che eravamo?
Delle pietre colorate raccolte sulla riva del mare,
delle stelle osservate nei cieli neri dei luoghi amati?
Cosa, se non solo una bella immagine sbiadita dal tempo?
Le luci nell’oscurità di una sera lontana,
una folla di persone indistinte che cammina allegra, i colori dei loro abiti che si fondono,
l’azzurro di un mare immenso che ora sembra così diverso.
Il tempo passa inesorabile e dei momenti che abbiamo amato restano solo immagini dai contorni sfumati,
Istanti dai contorni incerti, come quadri impressionisti accatastati in un malinconico bazar.
Tutto si mescola sempre più, smettiamo di ricordare i dettagli di alcuni eventi perché il tempo è volato e ci allontaniamo sempre di più da ciò che eravamo.
I giorni corrono, e noi corriamo con loro
alla disperata ricerca dell’attimo, cercando di vivere il più possibile e nel frattempo cresciamo, cambiamo e quando ad un certo punto ci voltiamo indietro ci chiediamo:
Siamo davvero stati così entusiasti un tempo?
Sono esistiti davvero quei momenti meravigliosi?
E se si, erano davvero così meravigliosi?
O forse la verità è che la nostalgia ha già velato quegli istanti e ne ha modificato i contorni ingannandoci,
rendendoli più belli di quanto non fossero in realtà?
E nel momento in cui realizziamo che forse gli anni hanno idealizzato i nostri ricordi finalmente ci rendiamo conto di quanto tempo sia veramente passato.
Dei legami che abbiamo intrecciato, di quelli che si sono spezzati,
di ciò che abbiamo perduto e trovato.
Di quanto sia ormai lontano tutto ciò che è stato.
E mentre guardiamo alle nostre spalle facciamo un bilancio.
Rivendiamo le scelte giuste e sbagliate, le occasioni perse, osserviamo con gli occhi lucidi le infinite possibilità che avevamo e che per un motivo o per un altro rimarranno non si sono mai realizzati.
Sono gli “e se” della nostra vita,
quelle domande profonde destinate a restare senza risposta,
quelle domande che ci rimbombano dentro e ci fanno chiedere cosa sarebbe successo se quel giorno, in quell’istante avessimo preso una decisione diversa.
Ma poi, il momento finisce.
Il presente reclama la nostra presenza mentre sta già diventando passato e ci rendiamo conto che non possiamo fermarci.
E allora torniamo a correre dietro i giorni, cercando di vivere il più possibile mentre i giorni ormai finiti rimangono alle nostre spalle come una scia di orme che segna il percorso mentre ci avviamo verso un nuovo domani.
Piccola Aggiunta Originale: Questo post non era previsto, ma qualche sera fa per la prima volta dopo anni ho avuto l’ispirazione per scrivere di nuovo uno di questi pensieri sparsi. È passato veramente tantissimo tempo da quando ho smesso di scrivere così in modo continuativo. C’è stato un momento della mia vita in cui non facevo altro nei momenti liberi. Poi sono cresciuta, sono diventata sempre meno sognatrice e probabilmente più concreta e le “poesie” sono passate in secondo piano (e andando avanti sono quasi scomparse).
Per questo, dopo tutto questo tempo, mi è parso strano non essere bloccata nello scrivere. Tutto è stato scritto di getto (e poi rivisto) senza un freno. Le parole si sono susseguite formando frasi proprio come nei miei momenti più ispirati (e nostalgici). Proprio come allora.
E il tema, visto il mio animo malinconico e la serata in un luogo per me molto importante, non poteva che essere il tempo. Sull’onda dei ricordi ho costruito questo testo, cercando di narrare sensazioni, emozioni e immagini cercando di renderle più vere possibile e soprattutto cercando di far immedesimare voi e magari riportarvi alla mente qualche bel momento.
Il tempo è sempre stato uno dei miei argomenti prediletti in questo genere di scritti. E in particolare il passato. Questo, lo devo dire, è uno dei pensieri sul tempo più ottimisti che abbia mai scritto. In realtà la fine doveva essere diversa, ma poi è uscito così e quando mi sono resa conto che scrivendo l’ultima parola stavo piangendo ho capito che avevo trovato il finale che stavo cercando. Non è la conclusione nostalgica come solitamente accadeva anni fa ma, come dicevo, sono cambiata dai tempi dei miei scritti adolescenziali e quindi un finale chiuso, senza uno sguardo al futuro, almeno in questo caso, non mi si addice più.
E poi non volevo deprimervi troppo 😂.
In tutto questo è strano constatare che però lo stile e il processo di scrittura (scrivere le parole che si mettono in fila da sole nella mia testa) siano rimasti gli stessi. Non sapevo se mi ci sarei ancora ritrovata, se quella magia che aveva messo in ordine i pensieri contenuti nei miei testi precedenti si sarebbe ripetuta e invece tutto è rimasto com’era. Almeno in questo non sono cambiata ed è quasi rassicurante constatarlo. Vuol dire che, in fondo, sono ancora la stessa persona, i valori sono rimasti gli stessi e che quella scintilla che mi faceva scrivere c’è ancora.
Ok, adesso la smetto perché altrimenti tra un po’ non ne potrete più. Non so cosa dire di questo scritto, ho messo tutto quello che ho provato in quei versi che avete letto. Aggiungere qualcos’altro forse sarebbe esagerare.
Piccola Aggiunta Nuova: Ho scritto questa serie di pensieri ad Agosto, dopo emozioni e riflessioni di cui sicuramente sentirete ancora parlare su questo blog. L’avevo programmato per la pubblicazione la sera stessa in cui l’ho scritto ma poi per timore che fosse una schifezza avevo lasciato perdere. Tuttavia non l’ho mai cancellato in attesa di trovare quel coraggio che in quel momento mi mancava. L’altro giorno ho ritrovato la bozza girando nella sezione apposita (ero alla ricerca di eventuali post incompleti di cui poi mi ero dimenticata) e mi sono detta… perché no? Alla fine non è poi così orrendo e comunque non l’ho scritto perché diventasse un capolavoro. È, come sempre, solo una piccola riflessione. Una serie di frasi senza alcuna pretesa che parlano della mia esperienza con il tempo che passa. E poi questo è il primo testo del genere che ho scritto dopo anni (l’ultimo risale a prima della pandemia) quindi in un certo senso è un ritorno alle origini per me. Righe che non sono un post, né una storia, né una poesia. Solo qualcosa che vuole essere liberatorio, un mucchio di pensieri sparsi, scritti in una notte estiva, che mi andava di condividere con voi ❤️.
Ovviamente sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate di questo mio piccolo scritto. Vi siete rivisti in qualche riga? E come vivete il vostro rapporto con il tempo e con il passato? Fatemelo sapere nei commenti. Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
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generalmente pensieri così non si leggono tutti i giorni. Nel mio blog parlo solo di ciò che amo più al mondo, la letteratura, e sebbene le mie recensioni rispecchiano ciò che vedo e sento non credo potrei spingermi così oltre. sarebbero pensieri troppo Intini e privati, che confido a delle pagine di diario. complimenti per questo bellissimo post e per le belle parole ❤️
Grazie per le bellissime parole, temevo che un post del genere potesse essere un po’ troppo sentimentale quindi sono contenta che ti sia spiaciuto. Il tuo blog è splendido, amo il modo in cui parli di libri e si sente tantissimo il tuo amore per la lettura. Anche io, nonostante il blog, tengo un diario. Qui racconto molto della mia vita ma, come dici tu, ci sono pensieri più intimi che anche io preferisco tenere per me. Tuttavia mi piace davvero portare avanti questo blog, renderlo più personale e raccontarmi era qualcosa di cui sentivo il bisogno.❤ ❤
Ciao Enrica sono venuta a scoprire il tuo blog, lascio un commento di saluto e poi ripasso per un commento più articolato. Un abbraccio Giulia Mancini
Ciao Giulia, grazie davvero per essere venuta a scoprire il mio piccolo angolo di web. Spero che ti piacerà ❤ ❤
Sei una persona molto profonda, fai bene a buttare giù tutte le tue sensazioni/emozioni, continua così. Il tempo non dovrebbe mai farci paura, bensì bisognerebbe essere sempre speranzosi per il futuro, mai malinconici, mi raccomando. Un grosso abbraccio ed a presto ♥
Ti ringrazio davvero per le bellissime parole. In realtà, come dicevo a Claudia, la malinconia è stata in un certo senso la forza motrice dei gran parte delle cose che ho fatto. Se ho iniziato a scrivere è stato solo grazie a lei e penso che anche questo blog sia, almeno in parte, merito suo. Personalmente sono sempre molto proiettata verso il futuro, però ricordarmi da dove vengo e le esperienze vissute, mi ricorda cosa conta veramente per me. ❤ ❤
Post molto poetico. Leggere i tuoi pensieri è per me leggere un libro biografico, genere che amo.
Nei tuoi scritti mi ci rivedo molto.
Il tempo passa e crescendo mi guardo più internamente che allo specchio. Mi dico che il lato caratteriale è lo stesso ma ci sono lati in cui sono cambiata molto e se prima ero legata al passato ora mi è lontano in quanto voglio evitare “l’attaccamento” in tutti i sensi…cerco di vivere il presente.
Addirittura un libro biografico, sono commossa. E sono commossa anche dal fatto che ti rivedi nei miei post. E’ sempre stata la mia speranza quella che qualcuno potesse ritrovare un po’ di sé in quello che scrivo. Ecco, sul fatto dello specchio ti capisco. Anche io più il tempo va avanti più tendo a concentrarmi di più sul notare che si, sono sempre la stessa, ma inevitabilmente qualcosa è anche cambiato. Credo che sia l’effetto della vita. Si vivono nuove esperienze, si va avanti e ad un certo punto qualche cambiamento c’è stato. Io sono sempre stata un po’ legata al passato ma sempre in un ottica di futuro. Ricordare da dove vengo e la strada che ho fatto per diventare quella che sono – nel bene e nel male perché i difetti non mancano – mi aiuta a non perdere di vista dove voglio arrivare e che cosa desidero fare veramente. In un certo senso il passato mi aiuta a guardare al futuro. ❤ ❤
I tuoi post sono tutti poetici, non solo quelli in cui scrivi davvero poesie! Mi sono ritrovata molto nella parte dei bei ricordi, forse meno nella malinconia della parte successiva. Ma secondo me la vera preziosità di questi post sono le tue riflessioni che seguono la poesia: il fatto di esserti ritrovata, la stessa ma un po’ diversa, mi hanno davvero toccato il cuore! 🙂
Aww, ti ringrazio tantissimo per le tue parole. Sapere che il post ti ha fatto questo effetto e che ti sei ritrovata in parte nelle mie parole mi emoziona e mi rende felice. Da quando sono su Internet, infatti, ciò che desideravo fare era raccontare emozioni (oltre che parlare delle mie passioni) e speravo davvero che prima o poi qualcuno avrebbe ritrovato qualcosa di sé nei miei scritti. Alla fine, penso che questo sia uno dei motivi principali per cui si scrive (che si tratti di un blog o altro): per avvicinarsi e avvicinare altre persone e stupirsi nel rendersi conto di quanto persone anche lontane possono essere simili ❤ ❤