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Zaino In Spalla – Recensione Libro

Recensione Libro: Zaino In Spalla
Autore: Joris-Karl Huysmans
Genere: Guerra, Commedia (?)
Anno: 1880

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Cosa vi avevo detto nella scorsa recensione? Speriamo che con il prossimo libro vada meglio? Beh, speranza vana, almeno in parte. Per la seconda giornata della sfida sette libri in sette giorni ho scelto un altro libricino che da anni prendeva polvere in libreria: Zaino In Spalla, un racconto di circa quaranta pagine che, anche questa volta, si è rivelato un po’ insipido. Meglio del libro precedente ma nel complesso un po’ deludente (che fa pure la rima😂).

Il nostro protagonista è un giovane borghese della sua epoca. Laureato in giurisprudenza – materia che odia – viene arruolato per si o per forza nell’esercito. Tuttavia a causa di una serie di problematiche di salute (tutto sommato abbastanza lievi) non parteciperà mai alla guerra, fortunatamente. Le sue sofferenze sono quindi legate più che altro alle orride condizioni di vita tra scappatelle e riusciti tentativi per non andare in battaglia.

La quarta di copertina lo descrive con un gioiello della letteratura italiana. Personalmente l’ho trovato godibile ma niente di che. I racconti ironici delle peripezie del protagonista e del suo amico sono carine e per certi versi anche divertenti ma ad un certo punto cominciano un po’ a stancare. Diciamo che mentre il protagonista sentiva la monotonia della sua vita durante i giorni in ospedale (salvo scappatelle con fanciulle) io sentivo la monotonia della lettura. Devo dirlo, per essere un racconto breve mi è parso lunghissimo e per quanto ci sia stato qualche momento più appassionante non vedevo l’ora di voltare l’ultima pagina.

Inoltre ho trovato tutti i personaggi assolutamente dimenticabili, così come alcune delle vicende. Alla fine, in sostanza, non succede mai niente. I viaggi da un’ospedale all’altro si ripetono per qualche pagina poi i due amici passano metà libro a vagabondare alla ricerca di un posto decente dove dormire e l’altra metà a lamentarsi o a escogitare qualche piano (manco tanto geniale) per fuggire dall’ospedale che li ospita. Non accade però nulla di memorabile e alla quindicesima volta lo schema ripetitivo diventa un po’ estenuante.

Per quanto mi riguarda, quindi, senza infamia e senza lode. Lo consiglierei? No. Lo sconsiglierei? No. Diciamo che nel complesso è un racconto godibile, antimilitarista per l’epoca, senza pretese per oggi. In un certo senso è molto fino a sé stesso e credo che più che appassionante volesse essere ironico. Tuttavia, complice anche il passare degli anni, oggi l’intento ironico si perde un po’ e ciò che rimane è un racconto carino ma non indispensabile.

Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete letto Zaino In Spalla? Lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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Silvia
1 anno fa

Sembra molto simpatico e pensando a chi in guerra c’è andato veramente posso solo lontanamente pensare a chissà quali escomatage si studiavano pur di marcare visita Comodo da leggere quando di ha poco tempo.

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