Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Manca solo più una settimana a Natale e sinceramente mi manca un po’ la voglia di scrivere tutorial. Non perché non mi piaccia, anzi, ma questo periodo è uno dei miei preferiti dell’anno e se devo essere onesta qui sul blog mi va di parlare solo di questo.
Che poi è quello che faccio tutti gli anni.
La differenza sta nel fatto che mentre gli anni scorsi i contenuti erano decisamente strutturati e specifici quest’anno (recensioni a parte) saranno post principalmente personali. Del resto sono decisamente più allegra degli anni scorsi, per due motivi.
Il primo è che questo sarà il mio primo Natale semi normale da quando è arrivata la pandemia. Finalmente quest’anno ci saranno le cene, se tutto va bene mia Zia e mia Cugina da Milano riusciranno finalmente a venire e potremo passare il Natale insieme… Insomma tutto riprende un po’ come è sempre stato. Con delle differenze, certo, ma comunque in modo più simile a ciò che facciamo di solito.
Il secondo motivo, invece, è che quest’anno sono riuscita a fare regali a tutti. Non sono grandi cose, eh. Si tratta principalmente di piccoli pensierini ma almeno quest’anno sono riuscita a regalare qualcosina ad ognuno. Se c’è una cosa che negli anni mi è pesata, infatti, era il fatto che non potevo mai fare regali a tutti e alla fine gli unici doni che impacchettavo erano per le persone vicinissime (genitori, cugine, amiche).
Ok, c’è da dire che ero anche piccola e quindi era normale ma è sempre stata una cosa che mi faceva sentire un po’ in colpa e anche in difetto, soprattutto nel momento in cui tanto piccola non lo ero più. Quest’anno, invece, finalmente mi sento leggera come una farfalla, è svanito il peso di essere sempre quella che non può permettersi neppure un minuscolo pensiero per tutti.
Sotto questo punto di vista le ultime settimane sono state molto belle. Fare i regali mi è sempre piaciuto. A volte mi innervosisco perché è difficile trovare quello giusto per alcune persone ma a me donare piace. E soprattutto mi piace pensare i regali, vagare nei negozietti e nei mercati per cercare quello giusto, cercare di capire cosa potrebbe piacere a quella persona, immaginare cosa potrebbe farla sorridere.
C’è qualcosa di poetico nel fare i regali.
E quest’anno, avendo fatto tutto da sola (nel senso che nella maggior parte dei casi ho fatto le compere da sola), ma ho potuto sbizzarrirmi senza farmi influenzare da nessuno, seguendo solo il io istinto. Inoltre mi sono divertita tantissimo ad impacchettarli. Sono una patita dell’impacchettamento, è una delle parti che preferisco del Natale. Probabilmente è anche perché mia madre da giovane ha lavorato in un negozio di bomboniere e quando ero bambina faceva sempre dei pacchetti splendidi.
Io non sono altrettanto brava, anzi! I miei pacchetti sono piuttosto maldestri e imprecisi ma questo non toglie la magia del maneggiare la carta, i nastri, le stelline (ho accumulato una quantità di stelline imbarazzante nel corso degli anni… E si, le riciclo. Solitamente sono io ad impacchettare i miei stessi regali e quindi le riutilizzo anno dopo anno. Tenendole bene sono sempre belle). C’è qualcosa di magico nel fare i pacchi e infatti ci metto sempre tanta cura come per la scelta dei regali stessi.
L’unica parte veramente ostica è la scrittura dei bigliettini. Non che non mi piaccia, anzi! Ma mettere per iscritto i miei sentimenti sapendo che la persona lo leggerà e di quanto più difficile possa fare a Natale. Il fatto è che essendo altamente sensibile e ipersensibile anche i legami che ho con le persone sono sempre molto intensi e quando metto tutto per iscritto o ne parlo è come se fossi travolta dal mio stesso sentimento. Il risultato è che per finire i bigliettini ci metto giorni (tutt’ora non li ho ancora finiti) e mi tremano anche le mani mentre scrivo. In ogni caso ne vale la pena.
Al di là di tutto questo racconto in questi giorni ripensavo a come vivevo il Natale una decina d’anni fa e a come siano cambiati sentimenti ed emozioni nel corso del tempo. Per me il Natale resta sempre il periodo magico per eccellenza, quello in cui tutto diventa bellissimo, festoso e sognante ma ci sono delle differenze.
Quando ero bambina la cosa che amavo di più era ricevere, aspettare la mezzanotte per scattare i regali e poi giocarci tutta la sera. Adesso non è che ricevere non mi piaccia ma dare è una cosa di cui non potrei fare a meno anche se i regali sono piccolini. Ho compreso con il tempo che per me dare e ricevere a Natale sono due facce della stessa medaglia, l’una è incompleta senza l’altra. Perché alla fine ho sempre visto i regali come un modo per coccolare le persone che amiamo e se essere coccolata mi piace, coccolare mi piace allo stesso modo.
Per me è questo il Natale. Magia, intesa come la intendono i film della Disney. E questa magia sta nel ricordare agli altri che gli vogliamo bene anche solo con un bigliettino.
So che per molti il Natale è una festa comandata, quella dove si comprano i regali perché altrimenti si fa brutta figura. Per me non lo è mai stata e spero che nel mio modo di vedere le cose resterà sempre una grande favola che si realizza a prescindere da come la vedono le persone intorno a me.
Bene, anche questo post scritto di getto è finito. Come avete visto si trattava solo di una riflessione molto semplice, che ho scritto perché ne avevo voglia. Ora sono curiosa di sapere come vivete voi il Natale, cosa rappresenta e se il vostro rapporto con questa festa è cambiato nel corso degli anni. Scrivetemi tutto nei commenti. Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.❤️
Al prossimo post!
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