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Fantozzi Subisce Ancora – Recensione Film

Recensione Film: Fantozzi Subisce Ancora
Regia: Neri Parenti
Interpreti: Paolo Villaggio, Milena Vukotic, Plinio Fernando, Gigi Reder, Anna Mazzamauro, Riccardo Garrone, Andrea Roncato, Camillo Milli, Alessandro Haber, Mario Pedone, Ugo Bologna, Michele Mirabella, Giulio Farnese, Carlo Colombo, Antonio Francioni, Ennio Antonelli, Antonio Allocca, Stefano Antonucci, Graziella Polesinanti, Marina Lotar, Clara Colosimo, Giulio Massimini
Genere: Commedia, Comico, Satirico
Anno: 1983

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi nuova recensione dedicata alla saga di Fantozzi con Fantozzi Subisce Ancora. Non poteva davvero esserci titolo più azzeccato per questo film che altro non è che una compilation di disgrazie per il povero Fantozzi.

Il film segue la stessa impostazione dei precedenti raccontando una serie di episodi della vita del Ragionier Ugo Fantozzi. Tra assenteismo, viaggi in camper, sogni d’amore infranti, nipoti inaspettati ed elezioni terrificanti Fantozzi non avrà un secondo di tregua.

Fantozzi Subisce Ancora è un film che trovo sempre eccelso. La sua ironia, che qui talvolta diventa satira talvolta pura commedia, è qualcosa per cui è impossibile non ridere. Gli episodi sono tanti, uno più iconico dell’altro, e mettono in risalto il carattere di Fantozzi nel suo essere “italiano medio” dell’epoca (ma nei fatti pure di oggi).

Si, perché qui più che mai Fantozzi rappresenta la disillusione e la frustrazione che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita. Sfortunato come pochi, caprio espiatorio di tutti, inadeguato pure secondo i suoi stessi colleghi (fatta ovviamente eccezione per il magnifico Ragioner Filini, suo amico di sempre) Fantozzi sarà usato, umiliato, emarginato, disprezzato e nonostante tutto andrà avanti accettando tutte le (brutte) sorprese che la vita gli riserverà.

Se già avevate provato pena per Fantozzi nei film precedenti, sappiate che qui la situazione peggiora e mentre riderete come matti non potrete non affezionarvi ancora di più a questo adorabile ragioniere, alla sua famiglia e al mondo che gli ruota attorno. A questo proposito nel film hanno molto più spazio anche gli altri personaggi come, per esempio, Mariangela la figlia ormai adolescente di Fantozzi. A livello di brutte sorprese, infatti, Mariangela ne farà una bella grossa anche se, con il senno di poi e nonostante tutto, Fantozzi non sarà, credo, del tutto scontento della cosa. Del resto si tratta pur sempre della sua bambina.

A questo proposito credo che il film abbia affrontato un argomento molto spinoso per l’epoca: quello delle ragazze madri. La cosa che più apprezzo è che l’ha fatto con uno sguardo critico ma non giudicante nei confronti di Mariangela e, al contrario, ha utilizzato l’espediente per mostrare il lato più retrogrado del protagonista (anche se, ripeto, poi Fantozzi ci ripensa). Insieme a questo argomento viene anche affrontato quello della sessualità in relazione all’adolescenza e all’insoddisfazione sessuale e sentimentale all’interno della coppia per colpa di un educazione e di un modo di pensare troppo chiuso.

Insomma, non proprio una passeggiata di tematiche se si pensa alla data del film e se si pensa al fatto che non è finita qui, perché ci sarà anche una cotta extraconiugale per Pina che, forse per la prima volta dopo anni, riesce a far emergere la sua femminilità nascosta sotto i semplici abiti della casalinga.

E a proposito di tematiche femminili e sentimentali è iconico il tanto atteso confronto tra Pina e la Signorina Silvani, eterno sogno proibito e irraggiungibile di Fantozzi che rappresenta la donna che vorrebbe al suo fianco ma che, probabilmente, non sarebbe veramente in grado di comprendere all’interno di una relazione (Fantozzi è oggettivamente troppo arretrato per comprendere veramente una donna emancipata, frizzante e libera come la Signorina Silvani).

Non mancano poi i soliti argomenti dei film di Fantozzi: l’insoddisfazione famigliare, i maltrattamenti sul lavoro e, in generale, la cattiveria di quelle persone che sono pronte ad approfittarsi di chi ha un cuore buono come quello del nostro ragioniere. In sostanza, quindi, Fantozzi Subisce Ancora è un film che merita tanto quanto i suoi predecessori e ancora oggi può dirci molte cose mentre ci facciamo un sacco di risate.

Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete visto Fantozzi Subisce Ancora? Lo vedrete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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