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Mia Cugina Rachele – Recensione Film

Recensione Film: Mia Cugina Rachele
Regia: Henry Kostner
Interpreti: Richard Burton, John Sutton, Audrey Dalton, Ronald Squire, George Dolenz, Tudor Owen, J.M. Kerrigan, Margaret Brewster, Alma Lawton, Mario Siletti, Lumsden Hare, Trevor Ward, Victor Wood, Bruce Payne, Hamilton Camp
Genere: Noir/ Thriller 
Anno: 1952
Immagine Di Copertina Del Post:

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Il film che vi propongo oggi è Mia Cugina Rachele, un noir dai toni incalzanti e decisamente affascinanti. Eccezionale, unica nel suo genere, questa pellicola è riuscita a spiazzarmi e a confondermi con i suoi risvolti ambigui che portano volontariamente lo spettatore lontano dalla verità, seminando indizi che non arrivano mai a comporre un quadro completo.

La nostra inquietante avventura comincia con Philip Ashley, giovane orfano che viene cresciuto in Cornovaglia dal ricco cugino Ambrose. Quando il protagonista è ancora molto giovane Ambrose si ammala e gli viene consigliato di passare l’inverno in un luogo dal clima più mite. Ambrose, riluttante, accetta e si reca a Firenze, lasciando al cugino il compito di badare alla casa e agli affari di famiglia. Nonostante sia intenzionato a tornare, a Firenze Ambrose incontra la bella vedova Rachele Sanguinetti che decide di sposare trasferendosi definitivamente in Italia.

Philip non è contento ma decide di non intromettersi. Tutto cambia, però, quando comincia a ricevere lettere in cui suo cugino gli chiede aiuto. Egli scrive che la moglie lo sorveglia e che teme che voglia fargli del male. Allarmato, Philip parte per l’Italia, ma quando arriva suo cugino è già morto di malattia. Il protagonista non è convinto di questa versione e pensa che sia stata Rachele ad assassinarlo. Cerca quindi di rintracciarla ma lei è già partita. Al suo ritorno scopre che la cugina acquisita è in Cornovaglia e attende di parlargli.

Deciso a vendicare la morte di Ambrose, Philip accetta di vederla. Le cose però si complicano, perché Rachele non sembra la donna descritta nelle lettere. Al contrario, si presenta come una persona dolce e sensibile e sembra veramente innamorata del defunto marito. Tuttavia, nel corso della pellicola, Rachele manifesterà atteggiamenti contrastanti tra loro, che terranno vivo il sospetto.

Decisamente angosciante, costantemente inaspettato, Mia Cugina Rachele trova la sua forza nei protagonisti. Da un lato abbiamo Rachele, donna splendida, dolce, gentile, eppure ambigua, che prima seduce Philip e poi lo abbandona una volta ottenuto ciò a cui mirava. Dal lato opposto troviamo il giovane protagonista: innamorato, influenzabile, sviluppa una vera e propria ossessione nei confronti di Rachele, tanto da arrivare quasi ad impazzire quando lei rifiuta la proposta di matrimonio.

I due personaggi vivono un’amore strano, inizialmente splendido, quasi idilliaco, che però ben presto si trasforma in qualcosa di angosciante, di opprimente, specialmente per Rachele che, dopo aver messo le mani su ciò che voleva, si ritrova preda del sentimento distorto e malato di Philip. A completare questo quadro già abbastanza tetro c’è il sospetto soprattutto perché la giovane donna compie spesso gesti ambigui e non si riesce mai a comprendere il suo vero obiettivo. I nostri protagonisti passano quindi da un amore travolgente a guardarsi con terrore oppure con diffidenza. Questo perché se Rachele ha spesso atteggiamenti equivoci, anche Philip tiene comportamenti ossessivi e possessivi nei confronti dell’innamorata che non vuole lasciar andare.

Un altro punto forte di Mia Cugina Rachele è sicuramente l’imprevedibilità. Ogni volta che il quadro sembra essere completo una testimonianza, una parola, un gesto di Rachele finisce per cambiare di nuovo le carte in tavola gettando Philip e lo spettatore nuovamente nel dubbio mentre la verità nuovamente si allontana. Una strategia che contribuisce a dare un grande senso di precarietà e oppressione alla pellicola che si diverte a far nascere sempre nuove domande e a sottrarre, in un solo istante, tutte le risposte. Una situazione tremenda, spaventosa che porta il protagonista alla malattia e quasi alla follia, attanagliandolo all’interno di un mistero che sembra non avere una soluzione.

Neppure la conclusione della storia riesce a chiarire i dubbi che hanno pervaso tutta la pellicola. I sospetti di Philip erano veramente infondati, come qualcuno diceva? Rachele era innamorata di lui? E di Ambrose? Aveva solo cercato di mettere le mani sul denaro del marito defunto? Intratteneva veramente una relazione extraconiugale? Era innocente o era colpevole? Il finale non lo dice, e mentre Philip è condannato a continuare a vivere con queste domande nella testa allo spettatore spetta il compito di trarre le proprie conclusioni.

Un film davvero strabiliante che si rivela appassionate, ricco di suspense e colpi di scena e che riesce tenere incollati allo schermo fino all’ultimo fotogramma.

Ok, io ho espresso la mia opinione, ora sono super curiosa di sapere la vostra! Cosa ne pensate di Mia Cugina Rachele? Mentre aspetto i vostri commenti colgo l’occasione per ringraziarvi del tempo che avete dedicato alle mie parole!

Al prossimo post!

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