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Album Progressive: 6 Titoli Per Cominciare

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi, per la rubrica Post A Sorpresa, andremo a parlare di cinque album che, a mio parere, sono perfetti per cominciare ad approcciarsi al Progressive Rock. Questo, infatti, è un genere particolare, ha sonorità diverse da tutte quelle a cui si è comunemente abituati, ma non bisogna lasciarsi spaventare. Il prog è poesia, meraviglia, emozione, storie meravigliose e ricerca musicale. E’ l’espressione di un’epoca ma nello stesso tempo anche delle sfaccettature delle dell’umanità e della varietà musicale. All’interno del progressive ci sono pezzi e album per tutti i gusti e ognuno di noi finisce per trovare la propria casa prog. Tuttavia per chi non avesse mai ascoltato questo genere, ci sono sicuramente album più indicati di altri per cominciare e oggi ne elencheremo sei davvero imperdibili.

90125 – Yes

90125 è uno degli ultimi album degli Yes, uno dei gruppi più importanti di questo genere musicale ed è perfetto per cominciare. Perché? Perché nonostante lo stile ricercato e onirico degli Yes, questo album riprende anche sonorità più semplici rendendo le canzoni più vicine ad alcuni brani più orecchiabili e prettamente rock. Il perfetto mix di musica commerciale con il rock sinfonico che rende al meglio la magia del progressive ma nello stesso tempo non si distacca troppo dalla musica a cui siamo abituati. Decisamente trascinante, meravigliosamente rock -meravigliosamente prog – fin dalla prima canzone sarete trasportati in un’altro mondo fatto di emozioni splendidamente positive. Un’album da ascoltare tutto d’un fiato, come ogni opera progressive.

Duke – Genesis

I Genesis sono un’altro gruppo altrettanto importante per il progressive e le loro opere lo hanno ampiamente dimostrato. Il miglior album per cominciare, però, è sicuramente Duke, un’opera colossale dove ogni pezzo è legato all’altro. Contraddistinto da una meravigliosa cilicità (come moltissimi album prog) fin dall’inizio lascia senza fiato, trasportando chi ascolta in un mondo fatto di sonorità meravigliose e grandiose che rappresentano una fase più matura e roccheggiante dei Genesis ed sono quindi più vicine allo stile rock. Sicuramente un album eccezionale, da ascoltare senza interruzioni (il passaggio da un pezzo all’altro non si sente perché, per l’appunto, è un’opera unica) di cui non potrete più fare a meno!

And Then There Were There – Genesis

Un’altro pezzo di storia della musica dei Genesis perfetto per cominciare ad approcciarsi a questo genere. Un tripudio di sonorità perfette, tipiche dello stile progressive, che dimostra fin da subito una grinta assurda. Un’opera pazzesca sotto ogni punto di vista che si configura come un’unico pezzo musicale che fin dai primi secondi non si risparmia nel dimostrare la sua immensa bellezza. Grintoso ma non aggressivo è caratterizzato dai cambi di stile tipici dei gruppi progressive. Anche questo, ovviamente, è un album unico, da ascoltare senza interruzioni.

Album Progressive: Per I Più Arditi!

Abbiamo parlato di tre album perfetti per chi vuole approcciarsi al progressive in modo graduale ma se siete tra quelli intraprendenti che non vedono l’ora di buttarsi a capofitto in questo genere musicale allora questi album fanno al caso vostro. Preparatevi a qualcosa di mai sentito!

The Dark Side Of The Moon – Pink Floyd

Probabilmente uno degli album più particolari che siano mai stati creati ed apprezzatissimo proprio per questo motivo. The Dark Side Of The Moon, infatti, è un successo mondiale, quasi una leggenda, e nonostante lo stile particolare è perfetto per chi vuole buttarsi fin da subito nel progressive. Decisamente più psichedelico (ma del resto il prog è un diretto discendente del rock psichedelico) questo album alterna pezzi particolari ad altri più vicini al rock classico ed è perfetto per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questo genere. Lo consiglio particolarmente a chi ama uno stile più psichedelico ed elettronico.

Selling England By The Pound – Genesis

Uno dei primi album dei Genesis nonché uno di quelli più particolari e originali. Le sonorità sono pura ricerca musicale, ma questo non vuol dire che non siano splendide. Quest’album – da ascoltare naturalmente senza interruzioni – è una storia unica, un mondo onirico e poetico in cui perdersi e ritrovarsi. Certo, lo stile si discosta parecchio dalla musica a cui siamo abituati – soprattutto – oggi ma se siete tra i temerari che non si spaventano davanti a qualcosa di nuovo o diverso allora Selling England By The Pound è l’album perfetto per cominciare ad immergersi nel prog.

Yes Acoustic – Yes

Questo non è un album dal vivo realizzato dagli Yes un po’ di tempo fa. Raccoglie le loro migliori canzoni ma… senza strumenti elettronici. Ebbene si, il prgressive abbandona quasi completamente quello che è il suo tratto distintivo e si affida solo agli strumenti “tradizionali”. Il risultato è qualcosa di unico e perfetto, una serie di pezzi che passano dall’allegria alla tristezza, un po’ come le emozioni umane che rispecchia in tutto e per tutto. Ricchissimo dei cambi repentini che hanno caratterizzato da sempre questo genere musicale, l’album è arricchito dalle spiegazioni di John Anderson, trasformano il tutto in viaggio compiuto con il gruppo stesso. Se volete cominciare ad ascoltare il prog ma non avete molta famigliarità con i suoni elettronici lasciatevi trasportare da Yes Acoustic, non ve ne pentirete!

Ebbene questi erano i sei album che – secondo me – sono perfetti per cominciare ad ascoltare questo genere musicale così particolare e diverso. Spero davvero che valuterete l’idea di dare una possibilità al prog e ai suoi gruppi perché ogni album di questo genere è un’opera d’arte e la produzione è stata così vasta negli anni che è praticamente impossibile non trovare un gruppo, un album o anche solo una canzone che ci faccia sentire a casa. Perché in fondo la vera forza del progressive sta nel far sentire l’ascoltatore accolto e compreso.

Bene, termina qui questo post dedicato nuovamente al progressive rock. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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Zosma
Zosma
3 anni fa

Sono entusiasta di aver scoperto il tuo blog! Anche tu ascolti la musica che piace a me, adoro il lavoro di ricerca che c’è dietro

Chiara
Chiara
3 anni fa

Ti rendi conto che i Genesis e i Pink Floyd lo portai come gruppi rock nella tesina per la materia musicale alle medie?? E con loro i Camaleonti, gli Who e anche i Clash e i Sex Pistols? Questi post mi regalano gioie, grazie !

Gabriele
7 mesi fa

Ciao Enrica,
diciamo che sono parzialmente d’accordo: si tratta in effetti di album creati da band progressive, ma abbastanza contaminati (passami il termine) dalle nuove influenze del periodo e – soprattutto – dall’imposizione delle case discografiche.
Infatti – e tanto per fare un esempio – ELP subirono forti pressioni per fare un disco che fosse più commerciale rispetto alla loro produzione precedente.
Ne uscì il tanto bistrattato “Love beach” che tanto ciofeca non era: per quanto le composizioni – in particolare sulla prima facciata – non fossero all’altezza della fama di ELP erano comunque qualche spanna al di sopra di quel che offriva il panorama musicale del tempo.
Per Yes e Genesis si trattò anche di una loro scelta: composizioni più brevi, più immediate (anche grazie a quel furbetto di Trevor Rabin che oltre a essere un ottimo chitarrista aveva fiuto) e a Phil Collins, che non era da meno.
Sento tuttavia la mancanza di gente che mi compone la Close to the edge o la Supper’s ready del 2023, lo ammetto!

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