Recensione Serie TV: Westworld – Dove Tutto È Concesso – Prima Stagione
Regia: Jonathan Nolan, Lisa Joy
Interpreti: Evan Rachel Wood, Thandie Newton, Jeffrey Wright, James Marsden, Ingrid Bolsø Berdal, Luke Hemsworth, Sidse Babett Knudsen, Simon Quarterman, Rodrigo Santoro, Angela Sarafyan, Shannon Woodward, Ed Harris, Anthony Hopkins, Ben Barnes, Clifton Collins Jr., Jimmi Simpson, Tessa Thompson, Fares Fares, Louis Herthum, Talulah Riley, Gustaf Skarsgård, Katja Herbers, Zahn McClarnon, Aaron Paul, Vincent Cassel.
Genere: Fantascienza, Western
Anno: 2016
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi, finalmente, riesco a farvi sapere la mia opinione sulla prima stagione di Westworld, una serie sull’intelligenza artificiale che ho amato tantissimo. Una storia poetica, avventurosa e innovativa che riprende la trama di Westworld – Il Mondo Dei Robot e la amplia, rendendola più profonda e affascinante.
La nostra storia comincia con Dolores, un’ androide che vive a Westworld, un parco divertimenti a tema western dove gli esseri umani facoltosi e ricchi possono vivere una simulazione realistica perfetta della vita dei cowboy. Westworld, è quindi un parco divertimenti super avanzato e gli ospiti possono passare il loro tempo come preferiscono.
L’attività prediletta di tutti coloro che vanno a soggiornare nel parco, però, è quella di dare sfogo agli istinti più bassi e spregevoli sui residenti, i robot del parco che, inconsapevoli della loro vera natura, sono costretti a subire le violenze degli esseri umani (sia degli ‘ospiti’ sia di quelli che controllano le loro vite). Per preservare la serenità dei robot ogni volta che gli capita qualcosa di tremendo gli viene cancellata la memoria. Tuttavia nella quotidianità scandita dalle programmazioni i frammenti dei ricordi di questi robot si sovrappongono al presente e Dolores e Mave, due androidi molto intelligenti, cominciano a pensare che qualcosa non vada nel loro mondo. A rendere la loro ricerca della verità ancora più difficile sarà il mistero del labirinto e di Arnold, uno dei primi progettisti robotici di Westworld misteriosamente morto nel parco molti decenni prima.
Misterioso, ammaliante, ricco di colpi di scena Westworld si concentra su temi universali che riguardano tutti i personaggi, umani e robot. Uno di questi è la ricerca di sè legata al concetto di coscienza e di esistenza. Dolores e Mave sono il fulcro di questo discorso e in modi diversi cercano di ritrovare la loro storia, di rimettere insieme i ricordi delle loro varie esistenze mentre rincorrono la verità. Ma può esserci una sola verità? La verità è davvero qualcosa di oggettivo? Ebbene, questo è il tema successivo perchè a Westword ognuno ha la sua verità, le sue ragioni e i personaggi sono così sfaccettati che diventa difficile chi sia buono o cattivo e come sia cominciata la viziosa routine del parco. In nome di cosa i ‘padroni’ di Westworld fanno quello che fanno? In nome dei soldi? Del potere? Probabile, del resto non potevamo aspettarci niente di meno dall’umanità.
Ma c’è dell’altro, una motivazione spregevole e meschina: la cattiveria fina a sé stessa intesa come divertimento.
Alla già complicata vicenda si aggiunge il mistero del labirinto, (quello che dovrebbe essere il fine stesso del gioco originale) ma anche la storia d’amore tra Dolores e William, un giovane il cui destino sarà temendo. Il loro amore è splendido, dolcissimo, onirico e probabilmente il modo in cui evolve è il più grande colpo di scena di tutta la prima stagione, la dimostrazione perfetta di come un singolo momento possa rovinare completamente l’esistenza delle persone, di come i rimpianti e il rancore possano trasformare una brava persona in un mostro.
Tutto questo è possibile grazie ad una storia dove più linee temporali si riavvolgono creando la sensazione che Westworld sia un ciclo eterno dove sono tutti vittime di qualcosa (vizi, cattiveria, segreti, follia, esseri umani). Tuttavia sono i personaggi il pezzo forte della serie. Caratterizzati nei minimi dettagli, così vividi da diventare inquietanti, incantano lo spettatore che cerca di comprenderne le sfaccettature, le azioni, i modi di pensare. Sotto questo punto di vista i più sorprendenti sono proprio Dolores e William perché sembrano vicinissimi alle persone reali e osservare quello che diventano è spaventoso.
Ecco, il sunto sta proprio qui. La serie Westworld è proprio come il parco da cui prende il nome, oggettivamente spaventosa in alcuni momenti, deliziosa in altri. Lo spettatore deve fare una scelta, decidere se vedere la bellezza poetica o la crudeltà realistica (?) della vicenda. In ogni caso è impossibile non lodare la genialità di chi ha scritto questo soggetto perché ogni scelta e grandiosa e a parte un paio di cose (piccolissime) che possono sembrare un po’ tirate la storia è innovativa anche nel modo in cui tratta il tema dell’intelligenza artificiale.
Una vicenda unica, squisitamente originale ed innovativa che emoziona e si rivela perfetta anche per chi non ama particolarmente la fantascienza. Una storia che rapisce lo spettatore e lo trasporta in un mondo ricco di contraddizioni e tristezza.
Ok, io ho espresso la mia opinione ora aspetto di sapere la vostra? Conoscevate Westworld? E Il film originale? Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate!
Al prossimo post!
*ah già, c’è un altra cosa. Per quanto io possa aver amato questa serie non gli perdonerò MAI di avermi distrutto la storia d’amore tra Dolores e William! Proprio ora che avevo trovato la mia ship della vita😭! Voi ne avete una? Scrivetemelo nei commenti e raccontatemi tutto!
Al prossimo post!
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