Recensione Film: Tempo D’Estate
Regia: David Lean
Interpreti: Katharine Hepburn, Rossano Brazzi, Isa Miranda, Gaetano Autiero
Anno: 1955
Genere: Sentimentale
Immagine Di Copertina Del Post: Analogicus
Salve a tutti bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Può esserci qualcosa di più adatto a questa stagione di un film che ci faccia sentire l’aria della vacanza, la sensazione di sole, di novità? Probabilmente solo qualcosa che riesca a contenere tutto questo all’interno di una trama il cui fulcro sono i sentimenti, i sogni e le fragilità delle persone. Qualcosa come Tempo D’Estate, il film che vi propongo oggi, una commedia che risulta più un dramma, una storia fatta di addii e di solitudine.
La nostra protagonista è Jane, una donna di mezza età che per anni ha messo da parte i soldi per fare un viaggio a Venezia. Ora che finalmente il suo desiderio si sta realizzando, Jane è al settimo cielo. Entusiasta, stupita dai colori e dall’architettura di Venezia, è felice come non era mai stata nella sua vita. Tuttavia, nel clima gioioso della città, finisce per sentirsi ancora più sola di quando era arrivata. Nonostante tutto Jane vuole godersi la vacanza e comincia a passeggiare per le vie accompagnata da Mauro, un bambino che vende piccoli oggetti per strada. Un giorno in piazza San Marco si imbatte in Renato De Rossi, un uomo affascinante non si fa problemi a confessarle il suo interesse per lei. Sarà proprio con Renato che, tra balli e gite, Jane riuscirà a conoscere veramente sé stessa e ritroverà la gioia di vivere.
Incentrato quasi completamente sul personaggio di Jane, Tempo D’Estate rappresenta le persone nel momento in cui si scontrano con la voglia uscire dal proprio guscio. La protagonista, infatti, è timida e impaurita, ma nella realtà non vede l’ora di mettere fine alla sua solitudine. Proprio per questo cerca di trovare degli amici con cui condividere i pochi giorni della sua vacanza. Nonostante i suoi tentativi, però, nessuno sembra darle retta, facendola sentire ancora più inadeguata in una città dove tutti sembrano divertirsi ed essere felici. Sola, impacciata nei rapporti con gli altri, Jane è consapevole della solitudine che alberga nella sua vita e non sa come uscire dalla situazione in cui si trova. L’arrivo di Renato, uomo garbato ma schietto, sarà una vera e propria rivoluzione per lei.
Superati i momenti di paura, la donna resterà coinvolta in una relazione che la spingerà a riscoprire sé stessa.
Sotto questo punto di vista bisogna sottolineare che anche Jane sarà una rivoluzione per Renato. Segnato da un matrimonio infelice, riscopre in Jane la bellezza di un’amore sincero, delle piccole cose condivise insieme alla persona amata. Sorprendente, diversa, piena di sentimenti Jane rompe la monotonia della vita di Renato, facendolo sentire vivo come non si sentiva da molto tempo. Da questa prospettiva i due personaggi si rivelano estremamente simili e in un certo senso si completano.
Un altro personaggio molto importante di questo film è Mauro. Abituato a vendere piccoli oggetti per le strade di Venezia è un bambino che non conosce la timidezza e vive alla giornata. Mentre comincia a far da guida a Jane si rende conto di quanto sia diversa dalle persone che conosce e finisce per affezionarsi a lei mettendo ulteriormente in risalto la sua dolcezza e il suo buon cuore, mentre ci fa comprendere che, nonostante le difficoltà, si può sempre trovare la forza di sorridere.
Un ulteriore cosa che va sottolineata di Tempo D’Estate sono le riprese della città. Colorate, assolate, rilassanti e piene di vitalità riescono a cogliere lo spirito gioioso di Venezia che per la prima parte del film contrasta con i sentimenti della protagonista e nella seconda li incornicia. Perché Venezia non è soltanto uno sfondo, ma una parte attiva della trama che ci offre uno spaccato di vita italiana degli anni cinquanta.
Un film incredibile, che riesce a delineare la storia dei protagonisti facendoci vedere solo una piccola parentesi della loro vita e che prende quasi la forma di un sogno. La vacanza, infatti, dovrà finire e così anche la bellissima storia d’amore che ha ridato ad entrambi un po’ di speranza. Tuttavia, il fatto che l’epilogo sia prevedibile non lo rende banale, né rende inutile tutta la storia. I personaggi che lo spettatore osserva alla fine del film, sono completamente diversi da quelli che aveva conosciuto all’inizio. Più consapevoli di loro stessi e nuovamente fiduciosi nei confronti della vita sono pronti a cogliere le opportunità che ha da offrire.
Ok, io ho espresso la mia opinione, ora aspetto la vostra! Avete visto o vedrete Tempo D’Estate? Vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alla mia recensione e spero di non avervi annoiato!
Al prossimo post!
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