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Sophie Sui Tetti Di Parigi – Recensione Libro

Recensione Libro: Sophie Sui Tetti Di Parigi
Autore: Katherine Rundell
Genere: Ragazzi/Avventura
Anno: 2013

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web. 

La recensione di oggi riguarda un romanzo molto carino che mi ha piacevolmente intrattenuta ed emozionata. Solitamente sono propensa a leggere libri più impegnativi ma dopo aver concluso Star Trek – Il Vendicatore mi sono resa conto che avevo voglia di staccare un dai temi importanti per cimentarmi in una lettura più leggera e distensiva. Dopo aver cercato un po’ nella libreria ho trovato Sophie Sui Tetti Di Parigi e ho pensato che sarebbe stato perfetto per prendersi una pausa rilassante. Non sono rimasta delusa e mi sono ritrovata a coinvolta in un avventura molto emozionante ma comunque leggera.

La nostra storia comincia più o meno a fine novecento con il naufragio della Queen Mary. Durante la fuga su una scialuppa Charles, un poeta piuttosto eccentrico, trova una bambina che galleggia all’interno di un violoncello e la salva dalle acque. Arrivati a terra i due risultano i soli superstiti del disastro e così Charles decide di tenere con sé la bimba e di darle il nome Sophie. Nonostante i servizi sociali non siano molto d’accordo Sophie cresce con il giovane poeta che ha uno stile di vita un decisamente bizzarro.

Passati dodici anni Sophie è ormai cresciuta ed è fermamente convinta che sua madre sia ancora viva. Charles non è dello stesso parere ma quando la ragazzina trova nel violoncello che le aveva fatto da scialuppa una targhetta con un indirizzo di Parigi, Charles propone di partire per andare a fare qualche ricerca, inconsapevole delle avventure che li attendono nella capitale Francese.

Scorrevole, avventuroso e abbastanza leggero questo libro si legge tutto d’un fiato. Si tratta di un romanzo pieno di fantasia che evoca una bellissima atmosfera e riesce a farci conoscere piuttosto bene i suoi personaggi, tutti ben gestiti e caratterizzati. Il più riuscito è sicuramente il tenerissimo e dolcissimo Charles, che con la sua ingenuità e goffaggine conquista subito il lettore. 

Sophie è, anche lei, un bel personaggio. Determinata e testarda non si arrende davanti a niente, ma capisce quando arriva il momento di farsi da parte. Vuole molto bene al suo tutore, al quale è profondamente legata e che considera la persona migliore di tutta la Terra. Nonostante questo profondo affetto, però, Sophie sente il bisogno di ritrovare sua madre e le sue origini e apprezza il fatto che Charles non cerchi di ostacolarla ma accetti di aiutarla davanti ad un’indizio che potrebbe portare a qualche risultato. 

I personaggi più strambi e interessati di questo libro sono, però, i ballerini del cielo, ovvero ragazzi che hanno scelto di abitare nascosti sui tetti o sugli alberi della città per non finire in orfanotrofio e poter vivere in libertà. Selvaggi e apparentemente rudi, sono invece molto più gentili e umani delle persone ben vestite che passeggiano per le strade di Parigi e accettano di aiutare Sophie nella sua ricerca pur non sapendo nulla di lei e rischiando, di fatto, di essere catturati. Proprio per questo motivo non mancheranno momenti di tensione che renderanno la lettura più dinamica e coinvolgente.

Per quanto riguarda invece lo stile del libro bisogna dire che l’autrice scrive in modo molto scorrevole. La storia scivola via grazie ad uno stile semplice – a volte essenziale – che la rende piacevole e rilassante, perfetta per chi ama letture non troppo impegnative o per chi semplicemente sente il bisogno di evadere dalla realtà e di sognare ad occhi aperti per un po’. 

Sicuramente un buon libro che, coinvolge, intrattiene ed emoziona trasportando lo spettatore in una realtà magica che si presenta realistica e fantastica nello stesso tempo.

L’Angolo Della Criticona Antipatica

Il mio benvenuto nell’angolo criticoso, una piccolo spazio che troverete alla fine delle recensioni ogni qualvolta che mi sentirò in dovere di far notare qualche piccola pecca che mi ha fatto storcere il naso.

Nonostante Sophie Sui Tetti Di Parigi sia una lettura piacevole, infatti, non posso proprio passare sopra ad alcune scelte un po’ infelici. Una di quelle che ho apprezzato meno è stata l’idea di far mangiare i personaggi sui libri😅. Comprendo che la scelta fosse un modo per spiegare che i libri sono il nutrimento della nostra mente, tuttavia l’immagine di due persone che pasteggiano su saggi e romanzi mi ha veramente lasciata perplessa (anche perché la motivazione che avrebbe dovuto giustificare questo comportamento risulta in realtà piuttosto debole😒). 

La seconda scelta su cui mi voglio soffermare riguarda, invece, il modo in cui è stato gestito il finale. Nonostante sia emozionante e molto d’effetto mi ha dato l’impressione di aver lasciato in sospeso troppe cose, molte delle quali davvero interessanti e importanti. Anche alcuni passaggi significativi per la trama mi sono sembrati troppo sbrigativi. Tuttavia è comunque una lettura che mi sento di consigliare perché mi ha piacevolmente intrattenuta.

Bene, la recensione è finita! Io ho espresso la mia opinione, ora aspetto la vostra! Avevate già letto Sophie Sui Tetti Di Parigi? Vi è piaciuto? Fatemi sapere cosa ne pensate! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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