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Shanghai Express – Recensione Film

Recensione Film: Shanghai Express
Regia: Josef von Sternberg
Interpreti: Marlene Dietrich,
Clive Brook, Harvey, Anna May Wong, Warner Oland, Eugene Pallette, Lawrence Grant, Louise Closser Hale, Gustav Von Seyffertitz, Émile Chautar, Claude King
Genere: Sentimentale
Anno: 1932

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi vi parlo di Shanghai Express, un film considerato molto importante per la storia del cinema che però non mi ha particolarmente entusiasmata. Sono dispiaciuta mentre scrivo queste righe perchè sono consapevole del fatto che sia una pellicola molto importante e con un cast stellare ma come Casablanca (altro caposaldo cinematografico che non riesco a digerire), non è riuscito a coinvolgermi particolarmente e quasi non vedevo l’ora che finisse.

La nostra storia si svolge sull’Orient Express, un treno che va da Pechino a Shanghai. Qui si trovano una lunga serie di personaggi tra cui Hui Fei e Shanghai Lili, due prostitute d’alto borgo che sono malviste da tutti. Soprattutto Shangai Lili, infatti, ha la reputazione di una donna che ha rovinato molti uomini portandoli economicamente sul lastrico. Ed è lei la nostra protagonista, una persona apparentemente senza cuore che sul treno incontra Donald che aveva lasciato poichè aveva fallito la ‘prova’ a cui lo aveva sottoposto.

Com’è ovvio fin dall’inizio la giovane non ha dimenticato Donald che adesso la odia anche per il suo stile di vita e per il dolore che ha causato a molte persone. Riusciranno i due a rimettersi insieme e a perdonarsi a vicenda? Il lungo viaggio e l’assalto al treno da parte di uno spietato rivoluzionario metteranno i due protagonisti nella condizione di ritrovarsi.

Romantico e in alcuni punti zoppicante questo film non coinvolge lo spettatore. Il ritmo lento, la storia d’amore un po’ tirata, le motivazioni poco credibili dei protagonisti rovinano quella che poteva essere una struggente storia d’amore. Questo anche a causa di alcuni chlicé narrativi molto in voga all’epoca, tra cui quello della prostituta che in seguito all’aver trovato o ritrovato l’amore si pente della sua vita e arriva a sacrificarsi per salvare il suo amore (una storia vista e stravista, nulla di nuovo purtroppo).

A rendere il tutto più noioso sono i personaggi secondari che – a parte Hui Fei – rivelano stereotipati e non possono reggere alcune sotto trame. Anche il fatto che alcuni di loro cambino idea in modo pressoché immediato dopo aver sostenuto per quasi un’ora e mezza la loro teoria non aiuta a rendere la storia credibile. Sotto questo punto di vista la stessa protagonista sembra avere delle idee un po’ strane e bizzarre e non basta la magistrale interpretazione di Marlene Dietric a salvare la situazione. Una menzione d’onore la meritano invece Harvey, personaggio sensato e coerente con sè stesso, il rivoluzionario e bandito Henry Chang che è effettivamente adatto al ruolo di villain e Hui Fei, che risolve la vicenda ed è probabilmente l’unico personaggio a fare qualcosa di concreto.

Tuttavia, come accennavo poco prima, il vero problema del film è la lentezza. La storia fa davvero fatica a prendere piede e ci vuole quasi un’ora prima di arrivare alla svolta principale. E’ comprensibile che fosse necessario presentare i personaggi ma contando sul fatto che molti di loro non hanno un ruolo nella vicenda questa parte poteva essere ridotta per permettere allo spettatore di arrivare prima al momento centrale, alla situazione che veramente riesce a creare un po’ di suspense.

Nel complesso un film che, personalmente, mi ha delusa probabilmente anche a causa del fatto che da una pellicola che è stata definita un capolavoro ci si aspetta qualcosa di più, un qualcosa di simile ad Ombre Rosse, per esempio (e quello si che è una meraviglia).

Sicuramente un film imperdibile per gli appassionati ma che mi sento di sconsigliare a chi non ama particolarmente la settima arte.

Bene, la recensione è finita! Voi conoscevate Shanghai Express? Vi è piaciuto? Sinceramente mi sento un po’ in colpa perché so che è considerato un caposaldo cinematografico, ma non potevo proprio esprimere un’opinione differente. Come sempre vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato.

Al prossimo post!

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Chiara
Chiara
3 anni fa

Ti dirò Enrica che io non amo particolarmente i film vintage diciamo, anche se magari so che sono dei caposaldi del genere. Però sai davvero tante cose sull’argomento e mi affascina leggere di questi vecchi film quando ne parli. Forse non lo guarderò mai questo, però la tua recensione è bastata per fare una bella panoramica sul tutto. Brava!

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