4 In Diario di viaggio di una blogger sentimentale

Ricordi Di Estati Lontane – Primo Episodio

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi è Venerdì e doveva uscire un nuovo tutorial o un post a tema web ma è estate e la voglia di scrivere post di questo genere manca. E poi in questi giorni d’Agosto in cui il caldo è scemato e Torino è un po’ fresca mi stanno tornando in mente tanti ricordi di estati passate e ormai lontane. Eh già, ogni tanto la nostalgia si fa sentire così eccomi qui con un nuovo post per Diario Di Viaggio Di Una Blogger Sentimentale.

Credo che tutto sia nato leggendo alcuni post sui blog di Stellaryus, Liberamente Giulia e Dear Miss Fletcher. Li troverete citati in seguito o in altri post dedicati ai ricordi. In questo invece nomino i blog di queste meravigliose fanciulle perché sono state loro ad accendere la miccia dei ricordi. Dopodiché una serie di coincidenze e chiacchierate hanno fatto il resto. E così mi sono ritrovata a pensare ad alcune estati di tanti anni fa, alle persone che ho conosciuto e perso, alle esperienze, a quelle cose che facevo abitualmente ogni anno e che pensavo sarebbero rimaste sempre così.

Uno dei primi ricordi di cui voglio parlarvi è anche uno di quelli più lontani e magici della mia infanzia. Riguardano un’amica che incontrai da piccola, Beatrice. Ci conoscemmo sulla spiaggia di Noli in un anno che ormai non saprei identificare. Tuttavia doveva essere prima del 2010 perché mio padre utilizzava ancora il telefono che poi nel 2010 regalò a me. Si, ripensandoci doveva essere davvero molto prima perché alcuni eventi tristi non erano ancora avvenuti.

All’epoca io ero una bambina timidissima che faticava a fare amicizia eppure mi trovai subito bene con Beatrice e ci divertimmo molto per quell’estate. Se non sbaglio ci incontrammo qualche anno dopo e una volta andai anche trovarla a casa sua visto che era di Torino come me. Poi, nonostante le buone intenzioni, ci perdemmo di vista e non ci vedemmo più. Nel corso di questi giorni in cui i ricordi sono riaffiorati inaspettatamente in momenti casuali e senza dare nessun preavviso mi sono spesso chiesta come sia diventata e come sia andata la sua vita.

Come sarà adesso? Cosa farà? Avrà trovato la felicità? Non lo so e probabilmente non potrò mai saperlo. Sono passati troppi anni, anche volendo non saprei come rintracciarla e mi rimangono solo i ricordi sbiaditi di una bambina bionda, vivacissima e piena di fantasia. Uh, e una nostra foto, conservata nel telefono di mio padre che poi passò a me e che fortunatamente funziona ancora. E ora che ci penso devo anche avere una copia nel computer.

Ok, forse sarà davvero l’esagerazione del sentimentalismo ma a volte mi piacerebbe rincontrare le persone con cui nel tempo mi sono persa di vista. Sapere come stanno, ascoltare il racconto degli anni trascorsi e avere la possibilità di dirgli che conservo nel mio cuore un bel ricordo di loro. Che dite, sono esagerata? E beh, non è finita qui. Perché pensando a quei bei momenti passati a correre sulla spiaggia inventando avventure ho cominciato a riflettere su quante persone perdiamo lungo la strada nel corso della nostra vita.

A volte ci si frequenta per un lungo periodo di tempo, si ride, si scherza, si condividono momenti indimenticabili. Poi accade qualcosa, ci si promette di tenersi in contatto con tutte le buone intenzioni ma dopo qualche tempo le chiamate si diradano e senza volerlo ci si allontana, perdendosi tra la folla mentre si rincorrono sogni e speranze. Non lo so, ma ci ho sempre trovato qualcosa di triste in tutto questo. E’ la naturalezza e talvolta l’inevitabilità con cui accade, capite? Perché molto spesso non ce ne rendiamo conto veramente, semplicemente una mattina scopriamo che sono passati anni da quando abbiamo visto o sentito quella persona e che il tempo è passato senza che noi ce ne accorgessimo. E senza che potessimo farci niente.

Questo ragionamento è nato in gran parte grazie al bellissimo post Le Mie Amiche Letterarie di Liberamente Giulia. Nel corso della mia vita ho incontrato tante persone che poi per un motivo o per un’altro non ho più visto e parte il fatto che sto davvero messa male perché a ventiquattro anni sono già così nostalgica mi rendo conto che ci sono state persone che sono state con me per periodi lunghissimi e poi… mi sono voltata un’attimo e il tempo è volato. E non ci siano neppure salutati perché nessuno credeva che gli anni si sarebbero succeduti così velocemente.

E così ritorno ai ricordi di quelle estati lontane. Persino mentre scrivo la mia mente vaga, caparbia, tra le immagini del passato. Le evoca e io le vedo mentre scrivo, le vedo tra una parola e l’altra non appena mi soffermo per un momento a guardare lo schermo. Un cielo blu sul paesino di Noli, la volta che si avvicina mentre cammino con i miei genitori per arrivare al lungo mare. E poi ancora l’edicola chiusa perché è sera, il sottopasso, l’Aurelia, le luci, i suoi, le auto che sfrecciano verso la galleria. E il mare, sempre lì, scuro ma rassicurante come sempre.

Per anni il mare è stato il mio confidente e un mio carissimo amico. Ero bambina e gli raccontavi i miei pensieri sempre troppo nostalgici per la mia età, i piccoli problemi e nello stesso tempo sognavo e pensavo e ripensavo a quelli che poi sono diventati mi miei valori di base. Ho sognato grandi avventure tra le onde di quell’immensa distesa d’acqua azzurra e se ripenso a quei momenti rivedo ancora la spiaggia affollata, i gabbiani, i bagnini. E sento l’armonia di quei giorni in cui non ero ancora consapevole di certe cose, il mare era mio amico, Beatrice giocava con me sulla spiaggia e tutto mi appariva bello, pieno di possibilità, perfetto e anche un po’ magico.

Sono belli questi ricordi. Sono sbiaditi, certo, ma le sensazioni sono rimaste. Vere, immutate. Sono sempre lì, sono parte di me e mi rendo conto che scrivere di loro la fa riaffiorare e posso riscoprire ancora una volta che nulla di ciò che credevo perso è andato realmente perduto. Ho lasciato pezzi di me un po’ ovunque: ricordi, sensazioni, emozioni, periodi. Non l’ho fatto volontariamente ma sono riuscita a creare una sorta di strada che potrò sempre ripercorrere nel momenti in cui ne sentirò il bisogno. E tutte queste strade sono collegate, ogni ricordo porta ad un altro ed è come salire su una giostra che tra musica da luna park e colori sgargianti gira al contrario, tornando indietro e lasciandomi la libertà di scendere e salire quando meglio credo.

Ok, chi è che ha pianto davanti al PC? Che sia arrivato il momento di fermarmi? Forse è meglio continuare il discorso “ricordi di estati lontane” un’altra volta? Non lo so, ho ancora tanti post sentimentali da scrivere… forse sarebbe meglio conservare le lacrime e lasciare vagare un po’ la mente, che già sta rilasciando altri fili. Sul serio questo periodo è stato assurdo. Non è la prima volta che mi capita. Sono quei giorni in cui i ricordi riaffiorano tutti insieme, senza un perché preciso e non c’è verso di fermarli.

Comunque si, adesso vado che è meglio! Altrimenti divento troppo lunga e vi ho già tediato fin troppo. Naturalmente sono curiosissima di sapere cosa ne pensate nei commenti di questi ricordi di estati lontane! Vi è mai capitato di perdervi di vista con qualcuno? Avete qualche bel ricordo legato a qualche estate ormai lontana? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

Immagine Di Copertina Del Post: Enrica Masino

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Claudia
1 anno fa

Peccato che tu non possa risalire al cognome di Beatrice, altrimenti potresti cercarla su Facebook.
Mi è capitato diverse volte di scrivere a miei amici d’infanzia che non vedevo e sentivo da vent’anni, ma che avevano lasciato un bel ricordo nel mio cuore.
Devo dirti che, in nessuno dei casi, abbiamo (ri)preso a sentirci regolarmente e che la cosa è morta lì, forse perché loro non provavano per me lo stesso affetto, oppure semplicemente lo consideravano un sentimento ormai sopito.
Sai, spesso è meglio vivere col ricordo romantico di quello che fu, invece di rendersi conto che per l’altra persona non abbiamo (più) alcun significato, o forse non ne abbiamo mai avuto.

P.S. Adoro i post del tuo diario, lo sai.
Un bacione.

Silvia
1 anno fa

Con questo post hai acceso tanti ricordi, sia legati alle belle estati passate con le mie amichette del cuore (che tutt’ora per fortuna ancora sento) e altri legati a bambine con cui giocavo in estate al lago mentre in inverno avevamo l’abitudine di tenerci in contatto tramite le lettere postali. Inoltre ho anche ripensato alle ragazze conosciute nei primi tempi in cui nacquero i blog. A volte a quest’ultime ci penso e mi chiedo cosa fanno ora e se ancora hanno gli stessi hobby chissà in che parte della rete web si trovano !?! Un saluto, sei una cara ragazza

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