Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
È arrivato agosto e negli ultimi giorni stavo riflettendo sull’estate e sul mio rapporto con questa stagione che è sempre stata la mia preferita. Lo è ancora, ovviamente, ma soprattutto negli ultimi due anni il mio approccio è mutato.
Una delle cose che ho notato, infatti, è che da un paio d’anni non non riesco più a sentire l’emozione che provavo sempre quando terminava la scuola e finalmente iniziavano le vacanze. C’era proprio una sensazione particolare, quella liberatoria ma lievemente malinconica che sanciva la fine di un altro anno scolastico e l’inizio di tre mesi di libertà. Fino a tre anni fa la sentivo ancora nonostante avessi terminato gli studi, ora invece si è un po’ persa nel tempo.
Fino a quando sono andata a scuola, infatti, l’estate è stato il periodo che più attendevo: il tempo della scrittura, dei progetti a cui finalmente potevo dedicare tutte le mie energie, delle uscite con le amiche, delle vacanze al mare…
L’estate era il momento della gioia di vivere, quel periodo dell’anno in cui potevo effettivamente godermi la mia adolescenza senza pensieri.
Adesso devo dire che queste emozioni non le provo più. Sono cresciuta, sono mutate proprietà e l’estate ha assunto un altro sapore, altrettanto buono ma diverso.
È venuta meno quella bella sensazione di aspettative, di libertà, di spensieratezza che probabilmente solo le estati scolastiche possono regalare.
Innanzitutto l’estate non è più il momento esclusivo per quanto riguarda i progetti. Quando andavo a scuola dovevo dedicare la maggior parte del mio anno allo studio adesso, invece, ho tutto l’anno a disposizione per dedicarmi al mio lavoro e a tutti i progetti che gli ruotano attorno come, per esempio, questo blog. L’estate, dunque, ha un po’ perso quell’aria di esclusività per quanto riguarda il tempo da dedicare a ciò che amo.
Certo, durante i periodi come questo, in cui si lavora meno posso magari dedicarmi di maggiormente a qualche progettino secondario ma niente di più.
In aggiunta, poi, sono cambiate le priorità. Quando andavo a scuola non avevo responsabilità al di fuori della scuola stessa e staccarmi finalmente dallo studio era solo rilassante. Adesso che lavoro è un altro paio di maniche: l’estate è un periodo in cui noto che si fa poco e, sotto questo punto di vista, è poco entusiasmante. Amo l’estate ma dal punto di vista lavorativo quasi non vedo l’ora che ricominci settembre.
Avere poco lavoro mi preoccupa terribilmente.
Per quanto riguarda le uscite con le amiche e le vacanze al mare, invece, anche lì sono ci sono stati grandi cambiamenti. Le mie amiche Monica e Valeria sono entrambe lontane e le uscite sono diventate più famigliari. Sono momenti che amo, non fraintendetemi, ma mi fanno capire che da qualche anno l’estate è diventata qualcosa di differente. Quando andavo a scuola era all’insegna delle uscite anche per intere giornate, adesso preferisco la tranquillità e i momenti in cui ci si mette a tavola tutti insieme sono quelli che prediligo.
Al mare, invece, ormai ci vado poco. È già da qualche anno che passo l’estate in città. Non mi pesa, semplicemente anche qui mi rendo conto che almeno in parte sono finite le vacanze della mia adolescenza e infanzia.
Se le estati della scuola, quindi, erano il momento in cui concentravo il massimo delle mie forze sui progetti, adesso è il momento in cui porto avanti ciò che amo come faccio durante tutto il resto dell’anno. Le priorità legate al tempo libero, di conseguenza, sono diventate altre come approfittare del bel tempo per fare una lunga passeggiata, esplorare nuove zone della mia città, vedere qualche museo, qualche bella libreria, passare più tempo in compagnia della famiglia o a chiacchierare telefonicamente con le amiche.
Insomma, la mia estate ha assunto un aspetto nuovo, ha cambiato pelle. E anche se si è mantenuta splendida mi dispiace un po’ pensare che le estati del periodo scolastico sono finite e che con loro se ne sono andate le belle sensazioni che solo l’ultimo giorno di scuola e l’aspettativa di un estate senza pensieri sapeva regalarmi.
Bene, anche questo post è finito e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Com’è cambiata la vostra estate? Ci sono delle differenze rispetto a quelle di qualche anno fa? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole!
Al prossimo post!
Se il post ti è piaciuto lascia un commento (ci tengo, lo ammetto) e condividilo! Sono piccoli gesti che possono aiutarmi molto!