14 In Diario di viaggio di una blogger sentimentale/ Post Personali

Legami Che Si Spezzano Tra Luoghi E Persone

Sai, spesso è meglio vivere col ricordo romantico di quello che fu, invece di rendersi conto che per l’altra persona non abbiamo (più) alcun significato, o forse non ne abbiamo mai avuto.

Claudia di Chi Scrive Non Muore Mai in un commento su Ricordi Di Estati Lontane – parte 1.

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Vi è mai capitato di tornare in un luogo a cui eravate legati e scoprire che quel legame si è ormai definitivamente rotto? A me è successo quest’anno. Sono tornata in un posto che è stato un punto focale della mia infanzia e quando sono arrivata mi sono resa conto pian piano che il tempo ci aveva progressivamente allontanato. Del luogo che avevo amato non era rimasto quasi nulla e per tutto il tempo ho cercato in ogni modo di trovare ancora qualcosa di famigliare, qualche traccia che mi confermasse che ero davvero nello stesso luogo magico che avevo sempre amato.

In un primo momento è stato veramente strano. Io cercavo questo qualcosa che in parte trovavo e in parte no e nel frattempo mi intristivo perché mi rendevo conto che quel legame bellissimo era praticamente scomparso. Non c’era più sintonia e lì mi sono resa conto del fatto che il tempo ci aveva, probabilmente, allontanati. Del resto tredici anni sono tanti e così com’è cambiato lui è cambiata anche la sottoscritta. Io non sono più una bambina – per quanto abbia mantenuto la fantasia dell’età infantile – e lui anche se conserva ancora qualche traccia del luogo che conoscevo è passato dall’essere un posticino per famiglie ad una super meta di tendenza.

E questo, appunto, mi ha fatto riflettere sul tempo che è passato. Perché sul lungo termine io non ho il senso del tempo. A parte per le cose veramente lontane sono sempre convinta che siano passati due o tre anni quando invece ne sono passati anche più di dieci. Mi succede anche con le piccole cose: per esempio l’altro giorno una borsa si è rotta e ci sono rimasta male perché credevo di averla comperata al massimo due anni fa. Di anni ne sono passati almeno cinque, me ne sono resa conto dopo. Il fatto è che il tempo corre via così in fretta, i giorni si susseguono così frenetici che alla fine perdo il conto e quando mi fermo a fare il punto mi dico “diamine, ma com’è possibile che sia volato tutto cosi?”.

Ecco in questo caso non me lo sono chiesto. Non c’è stato il tempo, per l’appunto. La consapevolezza è arrivata prima che la mia mente formulasse la domanda e mi sono resa conto che sì, è possibile. Mi sono ricordata di quante cose sono accadute tra l’ultima volta che ero stata lì e il mio nuovo arrivo e mi sono resa conto che “l’ultima volta” ero un’adolescente di quindici anni mentre ora sono una ragazza di ventiquattro. Ho ripensato a tutti gli avvenimenti degli ultimi tredici anni e mi sono resa conto del fatto che era passato così tanto tempo per entrambi che forse l’allontanamento era inevitabile.

Pian piano quindi mi sono rassegnata alla cosa e ho passato un momento in cui mi sono sentita un’estranea in un luogo estraneo. Ero felice di tornare lì per un motivo e quel motivo non c’era più. Ho continuato più volte a ricercare la sintonia ma più tentavo e più mi rendevo conto che eravamo lontani e alla fine era come se io fossi in un posto qualunque. La magia era finita e forse sono stata sciocca io a pensare che sarebbe durata per sempre. Perché il tempo passa, si cresce e si cambia e ci si rende conto che alcune cose appartengono al passato, sono accadute una volta e non possono ripetersi. E c’è già di che essere contenti, perché sono successe e sei stata fortunata perché sono successe proprio a te.

E nel frattempo anche i luoghi cambiamo e se cambiano mentre tu non ci sei, alla fine ti ritrovi spero in un luogo che dovresti riconoscere ma che ormai non è più lo stesso. Il tutto è andato avanti in modo molto strano e per un po’ ho avuto quasi la sensazione di litigare con quel luogo, volevo quasi andar via. Poi ho preso a divertirmi e basta, a vivere il momento per com’era senza cercare in modo ossessivo un passato le cui tracce erano ormai sbiadite ed è stata un’esperienza che non dimenticherò e in un certo senso duplice. Quando è arrivato il momento di andar via, infatti, mi sono sentita come se ci fosse un nuovo, flebile, legame grazie a questa nuova esperienza e nello stesso tempo come se un cerchio si fosse chiuso.

In un certo senso è un po’ come quando una incontri una persona che non vedevi da anni nonostante per un periodo della tua vita sia stata fondamentale. Senti che non c’è più quel legame nè quella confidenza ma quando la saluti sei comunque contento di averlo rivisto e ti rendi conto che anche se il legame non è più quello di prima ha comunque quel nuovo incontro è stato nuovamente a suo modo importante. Ecco, qui è stata un po’ la stessa cosa. Andando via mi sono resa conto che ero contenta di essere stata nuovamente lì, sono stata grata per aver vissuto dei bei momenti (sia passati che presenti) e ho fatto pace con il fatto che il passato è passato e sono stata fortunata ad averlo vissuto. E probabilmente si è anche creato un nuovo legame: più flebile, meno “appassionato” di quello che avevo quando ero bambina ma non per questo meno significativo.

Bene, siamo giunti alla fine dell’ennesimo post sentimentale e, dai, alla fine ci ho messo solo tre mesi a scriverlo😂. Adesso sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete mai avuto un legame con un luogo che poi nel tempo si è spezzato o è mutato? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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Il Mondo di SimiS
1 anno fa

Sì, mi è capitato! Da bambina con i miei genitori andavamo ogni anno in un campeggio privato, con solo 6 posti.
Tornata dopo tantissimi anni, ho trovato il posto abbandonato e lasciato all’incuria, da quando il proprietario è morto.
Mi ha rattristato parecchio, ma la connessione con quel luogo e i ricordi sono ancora là e mi sono emozionata lo stesso, perché quel posto per me è e sarà sempre nel mio cuore.

Giulia Mancini
Giulia Mancini
1 anno fa

È capitato anche a me, ci sono luoghi amati che restano tali soprattutto nel ricordo, tornarci può essere una delusione perché non c’è più il legame che sentivamo di avere, magari quel luogo ci sembra diverso, ma forse siamo noi a essere cambiati. Talvolta quello che é cambiato non é il luogo ma la sensazione di quello che eravamo nel luogo dei nostri ricordi

Claudia Turchiarulo

Ma guarda cosa scopro…
Mi hai citata come se fossi una vera scrittrice. 😂😂
Scherzi a parte, non vorrei ripetermi, ma penso davvero che sia meglio lasciare determinate favole intatte nei nostri ricordi, preservandole dal rischio di essere distrutte dal presente.
Un abbraccio.

Nicole
1 anno fa

Anche a me è successo! Nel paese dove vive mia nonna, ci ho passato gran parte delle mie esteti l’ultima nel 2020, eppure quando sono tornata l’anno scorso mi è sembrato tutto diverso, quasi come se fosse cambiato ma alla fine l’unica che è cambiata sono io e a quanto pare ho lasciato andare quei luoghi senza nemmeno saperlo.
Tornarci è doloroso ma allo stesso tempo a volte è necessario. Si cambia e si cresce ed è normale 🙂

Nyu
Nyu
1 anno fa

Certi sentimentalismi alla fine li creiamo noi e d’improvviso ci rendiamo conto che sono stati amori a senso unico. ^^
L’importante è che ci abbiano dato qualcosa e abbiamo saputo custodirli nei ricordi… per il resto il mondo ingenerale cambia di continuo anche senza di noi! ^^

Lyra
1 anno fa

Sono colpitissima, perchè vivo la stessa identica sensazione ogni volta che torno al paese di mia nonna, dove ho passato tutte le estati (finchè non sono stata maggiorenne e non ho potuto fare quello che volevo, ma dettagli). Ogni volta che non sono lì muoio di nostalgia, ma quando ci torno non ci trovo quello che mi manca. Sono giunta alla conclusione che “quello che mi manca” sono principalmente le persone, perchè quelle con cui condividevo quelle estati non ci sono più per mille motivi diversi. Quando ho realizzato questa cosa e ho deciso di iniziare a metterci “nuovi ricordi” con le persone che ci sono ora, un po’ sono stata meglio, ma come dici tu… non è la stessa cosa. Però per una sentimentale come me – o come te, se posso dirlo – meglio avere un legame labile e flebile e nuovo che recidere col passato. Non ci riuscirei mai a non tornare là! 🙂

Simone
1 anno fa

Bella riflessione. Nel 2015/2016 scrissi un breve racconto, “Lacrime di sale”, in cui la protagonista, tornando assieme al padre e al cane ai laghi (luogo che frequentavano da sempre), non riusciva a recuperare la spensieratezza e il gioco di quando era più piccola.

Allo stesso modo, mi colpisce molto la parte in cui parli del rivedere le persone dopo tempo senza ritrovare lo stesso legame che c’era e mi trovo d’accordo con la citazione di apertura al post.

Per quanto riguarda lo scorrere del tempo, a volte recupero progetti che mi sembrano recentissimi e invece risalgono a 4/5 anni fa, o, ancora, poco tempo fa mi trovavo a cercare una fotografia nella galleria del telefono e, scorrendo, vedevo foto che ritenevo essere al massimo di un paio di settimane prima in realtà scattate mesi e mesi or sono. Per auto-citare il testo di un breve cortometraggio che ho realizzato ultimamente: “ancora aspetto il momento giusto per venire a prenderti a scuola, e ormai ti sei laureata da due anni”.

Infine, nell’ultimo periodo mi è capitato di passare di fronte ad alcuni luoghi nei quali sono stato assieme a persone che non fanno più parte del mio presente e mi sono trovato a fingere di sparargli con le dita, quasi come se potessi farli scomparire.

Un abbraccio.

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