Tutto è iniziato perché mio padre doveva cambiare le gomme. Siccome avevo un certo languore ho pensato di far passare il tempo attendendo al bar con una bella cioccolata calda con panna.
Non l’ho mai detto ma sono una grandissima fan dei bar. Potrei passare ore seduta al tavolino tra un caffè e un croissant senza mai annoiarmi. Non saprei spiegare il motivo ma i bar per me hanno qualcosa di magico e sentimentale… come un momento di quiete nella tempesta della giornata. È il motivo per cui, se posso, una capatina al bar la faccio, soprattutto adesso che c’è la bella stagione.
Quel giorno scelsi uno dei pochi bar sulla strada: il deohr era adorabile (sotto vi metto le foto) così come la cioccolata calda con panna che ho preso. Veramente squisita. Mentre me la gustavo stavo leggendo un articolo sull’intelligenza artificiale di Google quando mi sono resa conto che ero in un bar nuovo, in una zona dove di solito non mi fermo: continuare a guardare lo schermo sarebbe stato uno spreco, così l’ho messo via per guardarmi in torno.
Da brava sentimentale altamente sensibile ho cercato di cogliere il più possibile di ciò che mi circondava e ho notato dettagli stupendi, piccoli spettacoli della vita che ogni tanto trovo sulla mia strada: come per esempio il sole che si rifletteva sulle foglie delle piante del deohr, il sole che illuminava la strada, l’aria primaverile. Fortunatamente mi sono ricordata di prendere il telefono per scattare qualche foto, anche se i miei scatti non rendono assolutamente giustizia allo spettacolo reale.
Complice il telefono in mano stavo per tornare a leggere quando ecco che alzo lo sguardo e vedo una signora, presumo di mezza età, girata di spalle. Mi ha colpita. Era semplicemente lì, con le buste della spesa davanti al portone di casa. Vestina in modo semplice e normalissimo stava cercando di aprire la porta. E che c’è di così bello, direte voi? Non saprei spiegarvelo neppure io.
Eppure quella donna che non conosco e non conoscerò mai era bellissima lì, di fronte a quella porta che si abbinava perfettamente ai suoi vestiti mentre il cielo sembrava essere fatto apposta per incorniciare quel momento perfetto. E adesso mi sgriderete perché nella realtà so esattamente cosa c’era di tanto bello in quella donna: l’autenticità.
Non solo la sua autenticità ma l’autenticità della vita, quella fatta delle buste della spesa appoggiate per terra mentre apriamo la porta di casa, dei vestiti semplici e un po’ modesti, delle persone che sono vere fino in fondo e che chissà che grande storia avrebbero da raccontare.
È stato come a Pasqua, un momento perfetto dove una serie di circostanze hanno creato un piccolo quadro che è svanito in pochi secondi ma che mi ha lasciato tanto.
E infatti, nemmeno un minuto dopo, la signora entrata e il bel quadro si è dissolto.
Sono tornata alla mia cioccolata e ai miei articoli sull’IA con la sensazione di aver ricevuto un piccolo dono che non avrei più voluto dimenticare. Ed ecco perché scrivo qui. Per ricordare questo fortunato incontro che mi ha confermato ancora una volta che la bellezza delle persone sta nella loro autenticità così come quella della vita sta in quelle piccole cose quotidiane che spesso tendiamo a dare per scontate.
Ok, e con ciò terminiamo questo post senza saluto iniziale. Che ne pensate della mia riflessione sentimentale? Capita anche a voi di fare riflessioni partendo da qualcosa di apparentemente privo di significato o comunque trascurabile? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
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4 Commenti
Libripervivere
1 Giugno 2023 at 18:20La bellezza della quotidianità!
Io amo osservare il mondo soprattutto in questa stagione primaverile (dove con primaverile intendo clima piacevole, bella luce solare… non gli acquazzoni che hanno caratterizzato la maggior parte di questi mesi)
Enrica Masino
10 Luglio 2023 at 14:52Esatto, la bellezza della quotidianità e della vita vera! Sono felicissima di non essere la sola ad apprezzarla. In primavera è proprio bello osservare, con il clima che non è più freddo ma neppure troppo caldo❤️❤️
Lyra
5 Giugno 2023 at 14:56A me capita quotidianamente di partire da piccole cose per fare grandi riflessioni.. solo che molto spesso non ho modo di appuntarle e quindi mi rimangono lì, mezze pensiero e mezze no, che svaniscono poco dopo. è sempre bello leggere i tuoi momenti da sentimentale altamente sensibile! Un abbraccio!
Enrica Masino
10 Luglio 2023 at 14:50Mi sento meno sola sapendo che anche tu fai partire riflessioni da piccoli momenti quotidiani. Anche io purtroppo non riesco ad appuntarli tutti e quindi magari qualcuno si perde ma quello che posso tento di salvarlo qui sul blog ❤️❤️