Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi, dopo tanto tempo, torno a fare una sorta di articolo/riflessione su una delle cose più note del web: la SEO dei motori di ricerca. Chiunque abbia a che fare con i blog, infatti, inevitabilmente si trova ad avere a che fare con la SEO e secondo me è inevitabile che prima o poi sorgano dei subbi. Si, perché non sempre i risultati che si trovano primi nei motori di ricerca sono effettivamente i migliori e me ne sono accorta soprattutto da qualche anno a questa parte.
SEO: Ricerche E Risultati
E’ infatti proprio dalle mie ricerche online che nasce questo post riflessione: del resto tecnicamente la SEO dovrebbe essere una sorta di ‘criterio’ con cui i motori di ricerca decidono quali siano i post migliori (di blog e siti web) riguardo ad un determinato argomento. Eppure molto spesso ho l’impressione che alcuni dei post che finiscono primi nei motori di ricerca non siano propriamente i migliori.
Mi spiego: sempre più spesso trovo primi risultati poco approfonditi, ripetitivi (se non copiati). sgrammaticati e alla fine anche poco utili. Spesso infatti mi tocca girare un sacco di pagine per trovare quello che sto cercando e alla fine la risposta che volevo finisco per non trovarla in prima pagina. Quindi mi chiedo: ma è possibile che la SEO in certi casi superi il contenuto stesso?
I Fattori Da Tenere In Considerazione
Il Primo Fattore
Per rispondere a questa domanda secondo me bisogna tenere a mente una serie di fattori. Il primo riguarda un evidente calo di originalità. Se c’è una cosa di cui mi sono accorta è che ormai i post sono tutti molto simili (pur appartenendo a blog e siti diversi). Dicono le stesse cose e nello stesso modo, a volte ripetendo anche cose errate dette da altri, e soprattutto per alcuni argomenti (tipo blogging, instagram e internet in generale) ormai non trovo più alcuna differenza tra un blog e l’altro.
Il problema principale dell’internet moderno infatti è proprio la mancanza di originalità da parte di molti blogger. Si è creata una forma di omologazione collettiva che alla fine ci porta ad essere un po’ tutti uguali e secondo me è anche per questo che i risultati che sono primi nei motori di ricerca spesso sono simili: semplicemente il materiale disposizione del motore di ricerca é simile.
Il Secondo Fattore
Il secondo fattore è quello della brevità dei testi: se è vero che la SEO tiene in considerazione anche la lunghezza del testo (solo per quantità di parole, ma del resto non possiamo pretendere che i motori di ricerca si leggano tutti i post esistenti) e più il testo è lungo, più sarà propenso a credere che quell’argomento sia stato sviluppato bene è anche vero che moltissimi utenti tengono in considerazione il fattore opposto: la brevità del testo.
Del resto viviamo nel mondo dell’immediatezza e molte persone non cercano un approfondimento ma una paginetta che gli dica il necessario con il minor numero possibile di parole. Il risultato? Moltissime persone che scrivono sul loro blog preferiscono ‘stringere’ il discorso il più possibile, dicendo solo le cose essenziali che sono già state dette da milioni di altri blog. Ecco quindi che ci ritroviamo in prima pagina post poco approfonditi: non è colpa della SEO semplicemente la gente li legge fino in fondo e soprattutto li legge di più.
Il Terzo Fattore
Anche il terzo fattore si ricollega ai due precedenti e riguarda più strettamente il contenuto e la SEO stessa. Come dicevamo prima la SEO tiene in considerazione anche la lunghezza del contenuto ma ovviamente tiene in considerazione anche tantissimi altri fattori. Del resto la SEO non è altro che una serie di accorgimenti che servono a farci notare dai motori di ricerca e riguardano gli ambiti più disparati.
Per questo motivo a volte capita che anche post che hanno testi molto brevi o superficiali finiscano comunque in prima pagina: magari sono carenti nel testo (anche se alla fine basta superare le 300 parole perché i motori di ricerca ritengano quel post accettabile) ma sono molto ben organizzati sotto tutti gli altri punti di vista. Il risultato è che nell’insieme effettivamente quel post mediocrello può sembrare un ottimo post a Google e Co e così finisce in alto nei motori di ricerca. A farlo salire poi ci pensano tutte quelle persone che cercano contenuti corti e immediati, senza approfondimento.
Ma Quindi Google E Compagnia Non Tengono In Considerazione Il Contenuto?
Come dicevo qualche paragrafo fa la SEO tiene in considerazione il contenuto e in particolare il numero di parole presenti un un post. Lo so, sembra brutto ma i motori di ricerca non possono leggere tutti i post di tutti i blogger quindi alla fine si basano sul criterio del numero di parole. Presumono quindi che un contenuto più lungo sia anche più approfondito. Tralasciando il fatto che ciò non è sempre vero i motori di ricerca devono tenere conto anche e soprattutto cosa ne pensano i lettori e, si sa, la gente non ama leggere e i contenuti striminziti vanno di più.
Quindi Non E’ Colpa Dell’Algoritmo?
Ogni volta che su internet c’è qualche ‘ingiustizia’ ecco che salta fuori sempre la stessa frase: é colpa dell’algoritmo!
Il mio blog non cresce? E’ colpa dell’algoritmo!
La mia pagina Instagram non piace? E’ colpa dell’algoritmo!
Ebbene, se c’è una cosa che ho imparato stando sul web è che NON mai è colpa dell’algoritmo. Semplicemente l’algoritmo è programmato per dare alla gente quello che vuole, per mandare in giro i contenuti che sono più apprezzati. Instagram per fare questo utilizza come metro di valutazione le interazioni (i like, i commenti, le condivisioni e i save), i motori di ricerca utilizzano la SEO e gradimento degli utenti.
La SEO, infatti, ha la funzione di ‘scremare’ i contenuti, mettendo in prima pagina quelli ritenuti più attendibili per un determinato argomento, poi vede il gradimento degli utenti (tramite il tempo trascorso sul post, eventuali commenti, click sui link ecc.) e cerca anche di capire che tipo di contenuto piace di più ai lettori (post brevi piuttosto che lunghi, una sola immagine o più immagini ecc. ecc.). Quindi no, non è colpa dell’algoritmo, lui semplicemente fa quello per cui è stato programmato: accontentare le persone!
Ma Quindi Contenuti Lunghi E Approfonditi Non Arriveranno mai Primi Nei Motori Di Ricerca?
Prima che qualcuno cominci a pensare a questa possibilità metto le mani avanti: questo post parla di una piccolissima parte delle dinamiche di internet. In sostanza mi sono accorta che per alcuni argomenti (e devo dire una nicchia molto ristretta) ho riscontrato che i post più utili non finiscono in alto ma si parla di una serie di casi e non, fortunatamente, della totalità. Anzi, un testo lungo e approfondito unito ad una buona SEO non può che essere un biglietto vincente per la prima pagina, ve lo dico per esperienza personale.
Come avrete notato infatti anche a me piace dilungarmi e i miei post (a parte i tutorial dove scrivo il necessario) sono sempre medio/lunghi, dalle 500 alle 1000 e più parole (come per esempio questo di 1420) e vi posso assicurare che moltissimi di loro stanno nella prima pagina dell’argomento di cui parlano. Quindi no, scrivere testi lunghi e approfonditi non è un male, al contrario è un modo per fare vedere a chi legge che si è persone affidabili e che ci si è impegnati e documentati per scrivere di quella cosa.
Un Piccolo Consiglio…
Prima di salutarvi mi permetto di darvi un piccolo consiglio: non pensate al numero di parole, scrivete ciò che avete da dire cercando di non omettere nulla e di approfondire e avrete scritto un buon post. Del resto ci sono argomenti che richiedono molte parole – come questo – ma ce ne sono anche tanti altri che magari si possono risolvere in poche righe e quindi non ha senso dilungarsi! L’importante è essere sicuri di aver detto tutto ciò che c’era da dire.
Bene, anche questo post è finito e io sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate voi! Cosa ne pensate della SEO? Avete mai trovato in prima pagina articoli e post scadenti? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mia parole!
Al prossimo post!
Se il post ti è piaciuto lascia un commento (ci tengo, lo ammetto) e condividilo! Sono piccoli gesti che per me valgono molto!