Recensione Libro: Il Vecchio E Il Mare
Autore: Ernest Hemingway
Genere: (?)
Anno: 1899
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi torniamo a parlare di libri con un super classico: Il Vecchio E Il Mare, una storia particolarissima che mi ha sorpresa in positivo. Sicuramente una di quelle letture importanti che vanno fatte almeno una volta nella vita.
Santiago è un anziano pescatore che da qualche tempo non riesce a pescare nulla di decente. Solo e, a quanto pare, senza famiglia il suo unico amico è il Ragazzo che però viene mandato a lavorare su un altra barca. Nonostante questo l’amicizia tra i due continua e il giovane gli procura il necessario per poter pescare. Un giorno l’anziano signore esce per andare a pesca e avrà la fortuna di prendere un pesce enorme. La lotta tra lui e la creatura marina, però si protrarrà per giorni e anche quando Santiago avrà la meglio dovrà vedersela con la natura spietata del mare.
Il Vecchio E Il Mare è un romanzo breve, asciutto oserei dire essenziale. La prima cosa che si nota è lo stile che presenta un linguaggio molto semplice, molto parlato. Ricco di termini caratteristici e privo di qualsiasi fronzolo racconta in modo schietto i pensieri e le disavventure di Santiago. Partendo dalla sua vita semplice – allietata solo dalla compagnia del Ragazzo – delinea fin da subito l’esistenza tranquilla e nello stesso tempo faticosa del pescatore.
Una vita apparentemente noiosa che però nasconde delle sorprese: Santiago infatti ha viaggiato per tutto il mondo grazie al suo lavoro, ha avuto una giovinezza avventurosa – che ricorda sempre con nostalgia – e la sua forza fisica e morale non sono mai venute meno. Una particolarità di Santiago, infatti, è quella di avere ideali di ferro e tra questi un grandissimo rispetto per la natura. Nella natura è incluso, ovviamente, anche il mare del quale non si approfitterebbe mai. Si pesca per sopravvivere, non per piacere personale.
A questo proposito la storia è una metafora della lotta dell’uomo contro la natura, della battaglia per la sopravvivenza. Il tutto però si svolge con un sentimento di profondo rispetto da parte di Santiago che vede il pesce come un fratello – fa parte della natura quanto lui – e la loro lotta come un qualcosa che rientra nella natura stessa. Una natura che si rivelerà spietata ma per la quale l’anziano pescatore non avrà mai risentimento.
Il romanzo, poi, gira molto intorno ai sentimenti e ai pensieri dell’anziano, l’unico personaggio umano che appare per tutto il libro. Con un linguaggio confidenziale, a volte sotto forma di flusso di coscienza, ascoltiamo quello che pensa. Siamo quindi ‘dentro di lui’ mentre cerca di rimanere lucido, mentre si rende conto di aver fatto degli errori. Lo seguiamo nei momenti di sconforto che diventano anche nostri e negli istanti di massimo coraggio e determinazione che spronano anche noi.
Anche le sensazioni fisiche, però, avranno il loro spazio e ad un certo punto ci sembrerà di sentire la sua fatica, i dolori dati dallo sforzo e da un’età avanzata che però non lo fermano e non lo scoraggiano così tanto da impedirgli di continuare. Si, perché Il Vecchio E Il Mare è anche una storia di resistenza, di forza, di rivalità.
Detto questo non si può non lodare la capacità di resa dell’autore. E’ chiaro che Ernest Hemingway doveva conoscere bene il mondo della pesca, della vita del porto e delle tecniche utilizzate in mare: le descrive infatti in modo molto dettagliato e questo aggiunge veridicità alla vicenda che nella sua ‘semplicità’ lascia più di quanto si possa immaginare.
Nonostante questo, però, non bisogna pensare che Santiago sia l’unico protagonista. Anche il suo giovane amico – detto il Ragazzo – pur non essendo sempre presente è come se lo fosse. La sua ammirazione per l’anziano pescatore è vera, sincera e rappresenta l’affetto disinteressato di chi ancora crede in qualcosa. In modo silenzioso si prende cura di Santiago, che gli ha insegnato molte cose e con cui ha lavorato per anni. La loro amicizia è forte e lo si nota anche dal fatto che durante la battaglia con il pesce Santiago lo pensa più volte e dice che gli manca il suo aiuto.
Il Vecchio E Il Mare è quindi un romanzo pieno di rispetto per la natura, per una vita semplice e umile, oserei dire un elogio dell’umiltà che vuole ricordarci di rispettare quello che abbiamo intorno, di non prendere più del necessario. E di portare rispetto per l’esperienza degli anziani, che hanno tanto da insegnare alle nuove generazioni. Una lettura scattante, veloce, che però coinvolge e colpisce nel segno.
Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete letto Il Vecchio E Il mare? lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
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