Recensione Film D’Animazione: Hotel Transylvania 2
Regia: Genndy Tartakovsky
Genere: Animazione
Anno: 2015
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi siamo qui con la terza tappa della Settimana Halloweenosa ed arrivato il turno di Hotel Transylvania 2. Sono piacevolmente sorpresa perché questo film è se possibile migliore del precedente. Una cosa bizzarra visto che i sequel dei cartoni ben riusciti sono spesso scadenti. Per fortuna la saga della famiglia più vampirosa del mondo è riuscita ad essere dir poco commovente mostrandoci l’evoluzione dei personaggi e i cambiamenti delle dinamiche famigliari.
Mavis e Johnny si sono sposati e dopo un anno hanno avuto un bambino, Dennis. Il piccolo, identico al padre, non sembra dare segno di aver ereditato i poteri da vampiro e Dracula non riesce ad accettare la cosa. Nonostante Dennis sia molto felice nell’hotel dei mostri Mavis comincia a pensare che forse sarebbe meglio trasferirsi in California vicino ai genitori Johnny così che Dennis possa avere a che fare con persone più simili a lui. Inutile dire che questo è il peggior incubo di Dracula che non vuole assolutamente che sua figlia vada via. Il vampiro escogita quindi un piano per far in modo che il bimbo mostri i suoi poteri da vampiro e affida a Johnny il compito di persuadere Mavis a evitare la California.
Potrebbe sembrare una trama abbastanza scontata e invece i risvolti sviluppano un sacco di tematiche, dai legami famigliari all’insicurezza passando per l’accettazione dei diverso e il tempo che passa. Naturalmente è fondamentale Darcula, nonno iperprotettivo che vuole a tutti i costi che il nipote sia un vampiro. Si tratta di un argomento importante, ovvero le aspettative che i genitori e i parenti spesso hanno su figli o nipoti (naturalmente dimenticando di ascoltare l’opinione del diretto interessato). La caratteristica molto veritiera di Dracula – ma in realtà anche di Mavis – è quella di essere sicuri di sapere quale sia il meglio per Dennis che però non è d’accordo con nessuno dei due e vuole solo essere libero di essere sé stesso.
Sotto questo punto di vista il film si ricollega al tema dell insicurezza e delle sue conseguenze. Dannis finisce per non sentirsi accettato da nessuno, nemmeno da Mavis che è iperprotettiva e da Johnny che è ancora molto ragazzino e probabilmente non era pronto per diventare padre. L’unica persona con cui, per assurdo, si sente veramente bene è proprio Dacrula, anche se lui è un vampiro e i suoi modi di fare sono a volte irresponsabili. Questo perché se è vero che Dracula vuole a tutti consti dimostrare che suo nipote è un vampiro è anche vero che non gli ha mai fatto pesare il fatto di essere mezzo umano. Probabilmente è l’unica persona che capisce veramente Dannis e il voler dimostrare la sua vampirosità e solo una fissazione passeggera.
Non vale lo stesso per Mavis e Johnny. I due ragazzi sono giovani e non hanno ancora compreso cosa voglia dire essere genitori. Mavis è iperprotettiva e perennemente preoccupata mentre Johnny è immaturo e infantile. In realtà devono ancora fare i conti con le proprie insicurezze ed è per questo che non riescono a comprendere i sentimenti del bambino. Come se non bastasse stanno ancora cercando un equilibrio come coppia: è evidente, infatti, che Mavis non tenga in considerazione le opinioni del marito e Johnny dal canto suo non riesce a tenerle testa, cosa di cui persino Dracula si accorge.
Un’altra tematica molto ben sviluppata è quella del tempo che passa. Dracula vuole fare le cose alla vecchia maniera, è convinto che i metodi che avevano usato per educarlo da bambino siano ancora validi. Tuttavia una volta usciti dall’ hotel dovrà fare i conti con la verità. Il mondo è cambiato, le idee sono diverse e lui non è ancora riuscito ad adattarsi. Persino i suoi amici più fidati non sono d’accordo con lui e ritengono che alcuni modi di fare siano ormai superati. Tra questi, ad esempio, c’è il far paura alle persone: i mostri non lo fanno da anni proprio perchè hanno compreso quanto sia importante vivere pacificamente.
Anche qui siamo davanti ad un problema reale ovvero la tendenza a credere che i vecchi metodi siano migliori e validi anche decenni dopo. Una delle cose più difficili per gli adulti del nostro tempo è proprio questa: comprendere che il mondo è molto cambiato dai loro tempi e che le dinamiche sono diverse.
C’è poi anche un altra questione che viene tratta in modo abbastanza approfondito: le faide famigliari. In tutte le famiglie ci sono irrisolti tra genitori, figli, nonni , parenti… ebbene la famiglia di Dracula non fa eccezione. Anche il nostro vampiro, infatti, dovrà rivedere il rapporto con suo padre, un vampiro inquietante e vecchia scuola che non vede da anni. Vlad, infatti, non sa nulla della vita del figlio e per motivi di orgoglio non lo ha mai cercato. Naturalmente è convinto che Dracula sia a caccia di umani da dissanguare o cose del genere e non sarà contento di sapere che la nipote ha sposato un umano e che il figlio invece di spaventare le persone ha costruito un hotel per mostri… e per giunta di super lusso!
Ritorna quindi il tema precedente ovvero quello dei genitori, delle aspettative che hanno sui loro figli anche se prima dovrebbero pensare a cosa veramente vogliano. Ognuno di noi ha le proprie aspirazioni, i propri sogni ed è giusto che possa realizzarsi come meglio crede. Una cosa che Mavis, Dracula e Vlad impareranno tutti insieme dimostrando di avere apertura mentale e adattabilità.
Sicuramente Hotel Transylvania 2 è un seguito degno del predecessore, sotto alcuni punti di vista lo ha persino superato. Una storia bellissima ed emozionante che sicuramente è perfetta anche per il periodo di Halloween.
Bene, io ho espresso la mia opinione ora sono curiosissima di sapere la vostra! Avete già visto Hotel Transylvania 2? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere nei commenti! Vi ricordo che la Settimana Halloweenosa non è ancora terminata, trovate le prossime tappe alla fine del post. Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
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2 Commenti
Lovereading and more
29 Ottobre 2020 at 09:03Anche io l’ho adorato! Mi piace come in cartoni semplici si possano inserire tematiche importanti senza risultare pesanti *.*
Enrica Masino
29 Ottobre 2020 at 14:35Anche io adoro questa peculiarità dei cartoni animati, è il motivo per cui a 22 anni li guardo ancora!