Recensione Film: Gli Implacabili
Regia: Raoul Wlash
Interpreti: Clark Gable, Jane Russell, Robert Ryan, Cameron Mitchell, Juan García, Harry Shannon, Emile Meyer, Steve Darrell, Chuck Robertson, Argentina Brunetti,
Genere: Western
Anno: 1950
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi parliamo nuovamente di film vintage con Gli Implacabili, un bellissimo western classico (ma non troppo) che mi ha rubato il cuore! Si tratta di una pellicola molto particolare, forse incentrata più sul significato del viaggio che sulla storia in sé e questo lo rende un western diverso dal solito e per certi versi più tranquillo.
Ben e Clint sono due texani che vivono di espedienti e si uniscono Nathan Stark per condurre una mandria dal Texas al Montana. Qui dovrebbero rivenderla a un ottimo prezzo e dividerne di guadagni. Mentre si stanno recando in Texas, però, restano bloccati per una bufera di neve e incontrano la bella Nellie. Dopo la bufera e una battaglia con gli indiani tra i due sboccia l’amore ma le loro aspirazioni sono troppo diverse e quindi le strade si dividono. Non per molto però, perché la ragazza decide di mettersi con Nathan e si ritrova quindi a fare parte del viaggio verso il montana.
Questo film western ha tutto ciò che una pellicola di questo genere dovrebbe avere: avventura, amore, azione, dramma, comicità e ovviamente duelli e grandi praterie. Si tratta di tante peculiarità, alcune contrastanti, che all’interno di questa storia coesistono perfettamente. Abbiamo infatti un triangolo amoroso eccellente, una serie di vicende familiari spassose ma anche tristi e tanti di personaggi incredibilmente caratterizzati. A spiccare su tutti è Nellie, una giovane vivace, ironica – a volte anche acida – che conquista fin da subito lo spettatore con la sua indipendenza e cocciutaggine.
Ci sono poi i due fratelli Ben e Clint, legati da un’affetto incredibile che se ne dicono di ogni ma non riuscirebbero mai a separarsi. In particolare Ben cerca in tutti i modi di proteggere Clint che cade facilmente nell’alcolismo e ha un carattere irruento e un umorismo che sfocia spesso nel cattivo gusto. Ottimo anche il personaggio di Nathan, il villain della vicenda. Nonostante sia un’antagonista abbastanza classico dei film western risulta perfetto nel contesto. C’è poi da dire che è molto interessante il rapporto con Ben, rivale in amore e in affari ma anche uomo che non può fare a meno di stimare.
Non si può poi non parlare del perfetto equilibrio tra dramma e commedia. Il film infatti presenta parti divertentissime che fanno scassare dal ridere ma anche momenti molto toccanti tra cui uno degli ultimi dialoghi tra Ben e Nellie e la triste fine di Clint. Si tratta quindi di una vicenda a tutto tondo, un viaggio apparentemente divertente che però nasconde molte insidie. Queste sono soprattutto legate agli indiani, che chiedono un pagamento per poter attraversare un determinato stretto. Solitamente però non si tratta di denaro, ma bensì di una parte delle mandrie. Un bel problema per i nostri protagonisti che sperano nella vendita del Montana per cominciare una nuova vita.
Sotto questo punto di vista sono molto interessanti anche le aspirazioni dei singoli protagonisti. Da un lato infatti abbiamo Ben, un uomo semplice che vorrebbe avere una vita tranquilla (magari in un bel ranch) mentre dall’altro abbiamo Nellie, una donna decisamente più ambiziosa che vorrebbe diventare famosa e vivere finalmente in modo più agiato. Si tratta di due visioni diverse coniate da due esistenze apparentemente incompatibili. Ben infatti è stanco della esistenza da semi ladro mentre Nellie è stufa della vita misera che conduce. Queste due aspirazioni sembrano inconciliabili all’inizio, ma Nellie scoprirà che sposare un uomo ricco nel west potrebbe non fare al caso suo.
Una cosa di cui si renderà conto durante il viaggio. Certo, Nathan è ricco ma non ha la stessa forza, lo stesso coraggio e soprattutto la stessa dolcezza di Ben. Durante la lunga strada per il Montana avrà la possibilità di vedere il modo in cui Ben affronta le avversità e capirà che l’onestà è un punto cardine della sua morale. Da lodare, per l’appunto, è proprio l’impostazione del viaggio che con riprese mozzafiato immerge lo spettatore in questa grande avventura.
In conclusione Gli Implacabili è un film bellissimo, un western molto particolare che merita davvero di essere recuperato. Una storia perfetta se volete passare una serata sognando luoghi diversi o se amate particolarmente il mondo western.
Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Conoscevate Gli Implacabili? Lo guarderete? fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
Se il post ti è piaciuto lascia un commento (ci tengo, lo ammetto) e condividilo! Sono piccoli gesti che possono aiutarmi molto!