Recensione Film: Fiore Di Cactus
Regia: Gene Saks
Interpreti: Walter Matthau, Ingrid Bergman, Goldie Hawn, Jack Weston, Rick Lenz, Vito Scotti, Irene Hervey, Eve Bruce, Irwin Charone, Matthew Saks
Genere: Commedia Romantica
Anno: 1969
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Visto che il periodo non è dei migliori oggi torniamo a parlare di commedie romantiche. Sapete che non ne vado pazza e che non ce ne sono molte su questo blog ma Fiore Di Cactus è davvero un gran bel film e quindi non potevo proprio non parlarne.
Julian è un dentista di mezza età che ha una relazione con una donna molto giovane. Scapolo incallito ha raccontato alla ragazza, Toni, di essere sposato con due figli. Toni però è stanca di fare la parte dell’amante e tenta il suicidio. Fortunatamente viene salvata da un vicino di casa e quando Julian scopre l’accaduto si rende conto di non essere una gran bella persona e decide di sposarla. Tuttavia la giovane vuole prima conoscere la fantomatica moglie e Julian si ritrova incastrato. Non volendo dirle la verità chiede alla sua assistente Stefania di recitare la parte della moglie desiderosa di divorziare.
All’apparenza la trama non sembra granché anzi, appare come uno dei classici chilché usati e strausati. Tuttavia non bisogna lasciarsi ingannare perché in questo caso è lo svolgimento che conta e ogni minuto che passa tutto diventa più assurdo e delirante. La storia prende pieghe inaspettate e bizzarri personaggi si susseguono sulla scena peggiorando la già precaria situazione di Julian che teme che Tony scopra l’inganno. Anche l’ambientazione spumeggiante e tipicamente anni 60 è ovviamente determinante per la freschezza di un’opera che poteva tranquillamente essere qualcosa di già visto.
C’è poi da dire che la pellicola ci regala uno spaccato della vita di quegli anni. Un’ esistenza giocosa, fatta di feste colorate (e balli ridicoli) che rende lo spettatore un po’ invidioso dei personaggi. Bisogna dire che è stato dato il massimo per trovare i luoghi giusti per ogni scena e quindi passiamo senza stacchi dalla bella zona dove Julian ha il suo studio alla parte più periferica dove abitano Tony e Stefania. E a questo proposito bisogna dire che sono proprio i personaggi ad essere il pezzo forte della pellicola. Ci troviamo davanti a protagonisti veramente ben caratterizzati, molto più che in qualsiasi altra commedia romantica.
Da un lato infatti abbiamo Julian, uno scapolo eterno don giovanni che vorrebbe mettere la testa a posto e dall’altro invece Stefania una donna single – anche lei di mezza età – che ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e che è segretamente innamorata di Julian. Due personaggi molto diversi che vedono la vita in modo differente: se Julian è contento della sua esistenza passata tra una relazione e l’altra Stefania rimpiange di essersi dedicata solo ed esclusivamente al lavoro non perde l’occasione di riscoprire sé stessa e la propria femminilità.
In mezzo a questi due personaggi – che hanno oggettivamente bisogno di rivedere la propria vita – c’è Toni. La ragazza è una persona romantica, sentimentale e ricca di ideali tuttavia ha ancora l’animo di una ragazzina, dà molta importanza a cose di poco conto ed è fin troppo ferma sulle sue posizioni. Questo però non toglie che sia uno dei personaggi più teneri e pucciosi che siano mai apparsi sullo schermo grazie anche agli innumerevoli – e quasi paranoici – scrupoli che ha nei confronti di quella che crede essere la moglie di Julian. Ingenua e innamorata dell’amore non si rende conto di tutte le bugie che Julian le racconta e non si accorge nemmeno che non è la persona giusta per lei.
Fortunatamente anche Toni avrà l’occasione di trovare la felicità e questo grazie ad Igor, il vicino di casa che la salva dal suicidio. Sicuramente è uno dei personaggi più divertenti e comici di questa commedia ma è anche un giovane sincero e più vicino alla sensibilità di Tony.
A questo punto entrano in scena un sacco di personaggi secondari assolutamente indimenticabili come Greenfield, il compagno d’avventure di Julian e il signor Sánchez eternamente innamorato di Stefania che puntualmente gli ricorda che è sposato.
Un altro punto a favore di questo film è sicuramente il modo in cui sono state gestiste le storie d’amore. Non si tratta infatti né di colpi di fulmine poco credibili (e purtroppo tipici di queste commedie) né di sentimenti romanzati e stucchevoli. Le storie che seguiamo, quella di Julian e Stefania e quella di Toni e Igor, parlano di sentimenti che nascono pian piano. Le coppie imparano a conoscersi, passano del tempo insieme e finiscono per farsi da specchio: da un lato abbiamo un travolgente amore giovanile mentre dall’altro un’amore più maturo ma non per questo meno intenso.
In conclusione si può dire che Fiore Di Cactus è un film profondo che rappresenta come andrebbe strutturata una commedia romantica di spessore. Evitando cliché, provando un ambito nuovo e due personaggi un po’ insoliti riesce a mettere insieme una vicenda unica che lascerà un segno nel vostro cuore.
Una menzione speciale va anche alla colonna sonora piuttosto insolita per una commedia.
Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Avete visto Fiore Di Cactus? Lo vedrete? Fatemelo sapere nei commenti. Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
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