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Eugenia Grandet – Recensione Film

Recensione Film: Eugenia Grandet
Regia: Mario Soldati
Interpreti: Alida Valli, Giorgio De Lullo, Gualtiero Tumiati, Giuditta Rissone, Maria Rodi, Giuseppe Varni, Pina Gallini, Lina Gennari, Enzo Biliotti, Liana Del Balzo, Enrico Luzi, Lando Sguazzini, Cesare Olivieri, Gabriella Bornura, Egisto Olivieri, Mario Besesti, Vittorio Blasi
Genere: Drammatico
Anno: 1947

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi cominciamo la settimana con la recensione di un film italiano d’eccellenza, Eugenia Grandet, tratto dall’omonimo romanzo. Premetto che non ho letto il libro e per ora non sono in grado di fare confronti. Mi atterrò quindi solo alla versione cinematografica che secondo me è uno di quei film italiani di cui possiamo andare orgogliosi.

In una Francia del 1800 Charles Grandet sta andando a trovare lo zio, su richiesta del padre. All’arrivo, però, si accorge che suo zio Felix è sì un ricco possidente ma anche un inguaribile avaro che teme la povertà in modo paranoico e ama guardare il suo oro. L’anziano signore è il padre di Eugenia, una giovane ragazza che presto sviluppa un sentimento verso i confronti del cugino che sembra ricambiarla. La situazione, però, è più complicata di quel che sembra e la vicenda dei due giovani prenderà una piega decisamente inaspettata.

Eugenia Grandet è uno di quei film che si guardano tutto d’un fiato. Privo di momenti morti si concentra sulla tormentata storia della giovane Eugenia e di suo cugino Charles. Il modo di vivere differente è evidente fin da subito ma nonostante questo – e nonostante i pochi momenti condivisi – tra loro si crea subito un forte legame, forse anche perché Eugenia è una delle poche persone che si prodiga per sollevare il morale del giovane. Tuttavia fin dal primo momento si ha l’impressione che il sentimento vero ci sia solo da parte di lei e che Charles si dimostri innamorato solo per riconoscenza.

La partenza del giovane per l’India e il fatto che Eugenia gli abbia donato le sue monete d’oro però rompono l’idillio e la lontananza si fa sentire sempre di più dimostrando come i soldi e la fame di ricchezza possano trasformare una persona. Anche Eugenia però diventa una cambia molto. Per mesi sarà costretta a vivere chiusa in una stanza, successivamente dovrà affrontare la morte della madre e la malattia del padre. Se questi eventi non ne intaccano la bontà d’animo è però vero che mitigano molto i suoi sogni di ragazzina facendola diventare più dura ma anche più fragile.

Charles e Eugenia sono i personaggi che cambiano di più nel corso della vicenda, quelli di cui seguiamo la storia eppure ad un certo punto si ha l’impressione che sia proprio Felix il vero protagonista. Nonostante il suo modo di fare non sia certo condivisibile alla fine è lui che spicca e pur nel suo modo di pensare malato vede molto più lungo di tutti gli altri. Fin dall’arrivo di Charles, infatti, nota che c’è qualcosa che non gli piace nel ragazzo. E la cosa più strana è che nel corso degli anni non gli si potrà dare torto.

Charles infatti è la rappresentazione di una delle tematiche più forti del film: l’ambizione spropositata. Il giovane, non per niente, non ha cuore: truffa, ruba ed addirittura va a letto con la madre della sua futura sposa. Naturalmente si tratta di due donne che non ama, le usa solo perché entrambe sono nobili. Sotto questo punto di vista non si può non notare come Charles e Felix rappresentino il peggio dell’umanità. Entrambi sono avidi, senza scrupoli e affamati di ricchezze.

La differenza però c’è e il film è stato molto abile nel delinearla: Felix infatti è una persona malata e che comunque ha dei sentimenti. Ci sono persino alcune scene dove si rende conto dei suoi difetti e fa capire che non si crede migliore di quel che è. Charles invece è una persona lucidissima e fa tutto con consapevolezza… pensando pure che tutte le sue malefatte siano lecite! Questo è quindi il motivo per cui Felix non lo voleva in casa: perché aveva visto che sarebbe diventato peggio di lui.

Anche dal punto di vista strutturale e scenografico la pellicola si rivela vincente. Le ricostruzioni degli ambienti sono fedeli all’epoca storica, così come anche le idee e la società. In particolare i costumi sono molto realistici, sia quelli più semplici che quelli più sfarzosi. Bellissime anche le atmosfere evocate, opprimenti e claustrofobiche come la vita di Eugenia, anche quando vengono ripresi spazi aperti. In sostanza in Eugenia Grandet tutto funziona, non c’è un dettaglio fuori posto e la pellicola scivola via con un eleganza non scontata.

In sostanza Eugenia Grandet è un piccolo capolavoro del cinema Italiano con la ‘I’ maiuscola che è ingiustamente passato in secondo piano. Una pellicola tutta da gustare per coloro che amano il cinema ma anche per quelle persone vogliono avvicinarsi alla produzione italiana cinematografica di quegli anni.

Bene, la recensione è finita e io sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate voi! Avete visto Eugenia Grandet? Lo vedrete? Io non vedo l’ora di leggere il romanzo! Fatemi sapere tutto nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

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