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DuckTales 2017 – Recensione Prima Stagione

Recensione Serie Animata: DuckTales – Prima Stagione
Regia: Matt Youngberg, Francisco Angones
Genere: Animazione
Anno: 2017

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Oggi per la recensione del Lunedì vi porto una serie eccezionale che ha rivoluzionato il mondo Disney: la prima stagione di DuckTales!

Per la primissima volta la Disney abbandona veramente ogni canone per costruire qualcosa di decisamente nuovo attraverso magnifiche metafore. Una vera e propria ventata di freschezza che vi travolgerà.

La storia narra le avventure della famiglia di Paperino. Il nostro papero è un giovane con seri problemi economici e si barcamena per mantenere Qui, Quo e Qua, tre pestiferi nipoti. Un giorno finalmente riceve l’offerta di un lavoro decente. Per evitare che i bambini si caccino nei guai decide di lasciarli a Paperone con cui non parla da circa dieci anni. L’anziano papero accetta l’incarico controvoglia ma si affeziona ai nipotini tanto da decidere di ospitare loro e paperino nella sua villa.

Cominciano quindi una serie di avventure dove vengono delineati i caratteri dei personaggi e nel frattempo si affaccia il mistero di Della Duck, sorella gemella di Paperino nonché madre di qui, quo e qua. Cosa le è successo? E Perché Paperone e Paperino cercano in tutti modi di evitare di parlare di lei? Qui, Quo e Qua dovranno scoprirlo insieme a Gaia, una loro coetanea bizzarra e dolcissima.

E’ inutile dire che in una serie come questa dovevano esserci dei buoni personaggi… e la Disney ha creato forse i migliori. Primo fra tutti proprio Paperone, un anziano avventuriero ormai annoiato della vita che vede finire i suoi giorni di gloria. Frustrato, triste e disilluso è solo e pieno di sensi di colpa a causa della tragica fine di Della. Dall’altra parte abbiamo invece paperino, squattrinato e sfortunato che vive su una barca e ha un’odio abbastanza evidente per il vecchio zio. In mezzo a questi due zucconi testardi ci sono Qui, Quo e Qua, per la prima volta caratterizzati come si deve e perfino riconoscibili. Sono però anche molto problematici: Qua soffre di ansia e ha manie ossessive, Quo è spavaldo e un po’ pieno di sè, mentre Qui è un fannullone che vuole ottenere grandi ricchezze senza fare nulla.

Ai nostri protagonisti si aggiungono un sacco di personaggi che già avevamo conosciuto nei fumetti come Amelia, i Bassotti, Cuordipietra, Gastone e… persino i genitori di Paperone. Tuttavia la vera forza sono le new entry Gaia e Lena, due bambine dai trascorsi particolari e con famiglie evidentemente problematiche. Queste due piccole protagoniste saranno la forza motrice della serie e di tutti ciò che è legato ad Amelia.

Parlando invece delle tematiche della prime stagione di DuckTales bisogna dire che spaziano tantissimo: dalla famiglia all’amicizia, dalla solitudine ai sensi di colpa fino ad arrivare ai rimpianti. Non c’è tregua! I protagonisti sono davvero realistici, soffrono come persone reali senza mezzi termini. Ecco, la sofferenza è probabilmente il tema centrale della storia. Ogni personaggio la affronta in modo diverso e dimostra la sua fragilità in modo veritiero. Paperone e Paperino, qui più complementari che mai, si chiudono in loro stessi, Qua diventa preda di forti ansie e manie, Quo è iperprotettivo mentre Qui si nasconde dietro una facciata di indifferenza.

Affrontare temi del genere in modo così schietto sarebbe stato stato un grosso passo avanti per il mondo Disney… che questa volta ha voluto fare di più toccando corde molto sensibili come il maltrattamento di minori e i disturbi del comportamento. Certo, ovviamente sempre in modo molto metaforico ma ad un occhio attento la verità è fin troppo evidente.

Proprio per questo motivo la grafica è un po’ diversa dal solito. Rimane sempre molto tradizionale ma diventa più squadrata e spigolosa proprio per far comprendere che questa volta ci si addentrerà in un territorio particolare. Ovviamente non mancano i momenti divertenti e le puntate più leggere ma ci sarà sempre quel sottofondo malinconico e triste anche perché le puntate non sono quasi mai autoconclusive. C’è infatti il mistero di Della in ballo, il ritorno della tremenda strega Amelia e persino Doretta, il grande amore di Paperone.

E’ interessante notare come, nel bene e nel male, siano tre donne a guidare le vicende principali. Tuttavia questa scelta non viene presentata come una presa di posizione e questo permette di comprendere l’importanza che hanno avuto nella vita di Paperone che è un po’ il centro della storia. Che ci crediate o no sono loro ad aver segnato la sua vita e le sue scelte prima fra tutti Doretta che pur amandolo non si è fatta scrupoli a tradirlo per il danaro cambiando molto il suo carattere. Poi c’è Della, il suo più grande senso di colpa che lo tormenta e lo terrà lontano dalla sua famiglia per molto tempo. E’ infine c’è Amelia, la nemica di una vita nonché il personaggio più cattivo che sia apparso nel mondo Disney. Questo perché è una compagna costante, un presenza sempre in agguato oltre che una potentissima strega.

Tuttavia sono anche i temi famigliari ad essere estremamente importanti in questo racconto. La famiglia De Paperoni è infatti decisamente disfuzionale, i rapporti non sono sempre dei migliori e le incompresioni sono all’ordine del giorno. Tuttavia c’è affetto vero tra i componenti e questo gli permette di superare qualsiasi ostacolo persino il più insidioso: il dolore, per l’appunto.

C’è poi il tema dell’avventura interpretato come modo per sentirsi vivi e giovani. Un tema, se vogliamo, molto Startrekkiano, dove la giovinezza viene vista come una condizione mentale che prevede l’essere costantemente curiosi e innamorati del mondo e della vita. Un po’ sentimentale forse, ma decisamente d’effetto. Fa riflettere molto.

Dopo aver elogiato in modo quasi sbavante questa prima stagione di DuckTales non posso non sottolinearne anche le note dolenti per quanto piccole. La prima è sicuramente legata agli stereotipi. La rappresentazione di coloro che usano i social è sempre molto negativa e il cartone prende le distanze dai social, dalla tecnologia, dall’intelligenza artificiale. Sicuramente avrà fatto felici molti genitori ma generalizzare è sempre sbagliato. Altra nota dolente è la storia d’amore tra Paperone e Doretta: sul serio ma la credibilità dove l’avevano messa in quel momento? MA GLI SEMBRAVA UNA STORIA D’AMORE ACCETTABILE QUELLA ROBA?! NON SAREBBE STATO MEGLIO TENERE LA STORIA ORIGINALE DI DON ROSA CHE ERA PURE GIA’ PRONTA?

Ebbene per chi non lo sapesse la $aga di Paperon De Paperoni di Don Rosa racconta per filo e per segno tutta la vita e le avventure di Paperone dall’infanzia fino ai giorni nostri. In questa storia si parla anche dell’amore tra Paperone e Doretta e dell’impatto (disastroso) che avrà sulla vita del papero. Si tratta di una relazione complessa tra un papero odiato e una papera considerata una poco di buono. Don Rosa quindi non si era risparmiato, era stato molto intraprendente e aveva sviluppato il loro amore come qualcosa forte ma probabilmente anche un po’ malato. Ebbene, nel cartone è un colpo di fulmine🤦🏼‍♀️. Vi risparmio le cirocostanze ridicole.

Nonostante questo la prima stagione di DuckTales è un cartone animato quasi perfetto assolutamente da vedere. E’ innovativo, divertente ma anche molto profondo e rappresenta una fase più matura della Disney oltre che una presa di coscienza da parte sua del fatto che prima o poi dovrà uscire dal politicamente corretto e parlare di realtà vera. Per assurdo è un cartone che mi sento di consigliare più agli adulti che ai bambini in quanto le dinamiche sono complesse e le metafore non hanno poi moltissimo di metaforico.

Bene, la recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi! Conoscevate DuckTales? Lo guarderete? Cosa ne pensate? Mentre aspetto le vostre riposte vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole e… volo a continuare la serie!

Al prossimo post!

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Zosma
Zosma
3 anni fa

Niente, non ne avevo mai sentito parlare. È quello che commento sempre sotto i tuoi articoli, ma è vero, e il tuo blog mi piace per questo: parli di cose che non conosco

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