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Doomscrolling: Cos’è E La Mia Esperienza

Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!

Da oggi tornano i consueti post del Venerdì dedicati ad internet. Questa volta, come già accaduto in precedenza su questo blog, non pubblicherò un tutorial e utilizzerò questo spazio per parlare di internet e dei fenomeni che ogni tot di tempo nascono nel mondo del web. In particolare oggi ci occuperemo del doomscrolling, ovvero la dipendenza dalle cattive notizie. Si tratta di un fenomeno che ha preso sempre più piede negli ultimi anni e che ci tengo ad approfondire perché è una cosa che ha, purtroppo, coinvolto anche me.

Cos’è Il Doomscrolling

In line sostanziale il doomscrolling consiste, appunto, nella necessità di cercare online notizie negative in modo ossessivo. Questo fenomeno è aumentato molto nel 2020 quando è iniziata la pandemia ed ha poi proseguito la sua scalata in seguito a tutte le disgrazie che ci hanno perseguitato da quell’anno. Sembra che sia una dipendenza a che riguarda maggiormente chi soffre di disturbi psicologici come disturbo d’ansia anche se da quanto ho capito può colpire chiunque.

Perché Si Fa?

A quanto pare il doomscrolling è molto legato alla sensazione di angoscia che molte persone provano nel momento in cui si rendono conto che non hanno il controllo su quella determinata situazione e in un certo senso cercano notizie nella speranza di soddisfare la loro esigenza di poter anticipare e quindi essere pronti per alcuni eventi. Tuttavia essendo eventi su cui non si ha il controllo (o per lo meno non quello totale) il risultato è, appunto, il doomscrolling, un circolo vizioso in cui si cerano notizie pessime, non si trovano le risposte e quindi si cerca nuovamente.

Il Contributo (Involontario) Di Internet

Ad alimentare il doomscrolling è, per molti versi, proprio internet anche se in modo involontario. Gli algoritmi dei social (ma in realtà anche altri come quelli di Google News) sono programmati per mostrare agli utenti i contenuti che più gli interessano. L’intento, ovviamente, non è sbagliato. L’obiettivo degli algoritmi è quello di aiutare le persone a trovare quello che stanno cercando o che potrebbero essere interessate a vedere e quindi migliorare l’esperienza dell’utente. Tuttavia se guardiamo sempre e solo notizie negative, gli algoritmi vedendoci interessanti andranno a cercare notizie simili e ce le riproporranno ancora, ancora e ancora. E se noi apriremo quelle notizie ancora, ancora e ancora il ciclo infinito continuerà ad essere alimentato.

Le Conseguenze Del Doomscrolling

Il doomscrolling ha effetti che possono essere molto nocivi per la nostra salute mentale. Di fatto è un’alimentatore di ansie e angoscie, che possono sfociare anche in cali dell’umore, disturbi del sonno e attacchi d’ansia e di panico (questi ultimi li aggiungo io per esperienza personale). Questo è il motivo per cui nel momento in cui ci si accorge di fare doomscrolling bisogna iniziare a liberarsi da questa ricerca ossessiva.

Il Doomscrolling, La Mia Esperienza E Come Me Me Sono Sbarazzata

Uno dei motivi per cui ho deciso di dedicare questo post all’argomento doomscrolling è che anche io ci sono cascata, proprio nel periodo di maggior diffusione di questa cosa: il 2020. In realtà l’ho ho scoperto quando ormai me ne ero liberata che quella smodata ricerca di notizie pessime aveva un nome ma non è questo l’importante. La cosa che conta è che ad un certo punto tra il 2020 e il 2021 mi sono resa conto che avevo oggettivamente un problema con le notizie pessime. Le cercavo, leggevo tutte quelle che mi mandava Google News (ancora attualmente la mia quasi unica fonte di notizie, anche se adesso so utilizzarlo al meglio) e mi stavano condizionando la vita.

Ora, questo post non vuole assolutamente essere una sorta di guida su come liberarsi del problema ma semplicemente una testimonianza della mia esperienza in cui vi parlerò anche del modo in cui, alla fine, ho dato un taglio definitivo alla faccenda. Come dicevo tutto è cominciato nel 2020. Da persona ansiosa che sono… ho cercato in tutti i modi di tutelarmi per tutto il periodo. Sono consapevole che alcune notizie mi facciano star male quindi soprattutto nei primi mesi di pandemia ho cercato in ogni modo di star lontana dalla televisione e dalle trasmissioni. Tuttavia alla fine è stato impossibile non cominciare almeno ad ascolticchiarle.

Il vero problema però non è stata la televisione – del resto la tengo poco in considerazione – perché la vera trappola me la sono costruita io con le mie stesse mani su Google News.

Google news era sempre stato uno strumento piacevole per trovare nuove notizie e, del resto, evitando accuratamente quelle brutte mi ero costruita una home fatta principalmente da gossip e novità varie tra libri, film, serie TV, intelligenze artificiali e cose del genere.

Non credevo quindi che sarebbe stato proprio lui il mio problema principale. Già perché le notizie sul COVID avevano la priorità e hanno iniziato ad arrivare anche a me. Piano piano non sono più riuscita ad ignorarle. Ne ho aperta una, poi un’altra e poi dopo qualche mese mi sono ritrovata la home piena solo di disgrazie e notizie orribili. Tuttavia continuavo a leggerle per cercare di capire, perché ognuno diceva la propria, perché cercavo qualcuno che facesse chiarezza: spoiler, quel qualcuno non lo avrei mai trovato.

E’ stato, se non ricordo male, a metà del 2021 che mi sono accorta che la cosa mi era sfuggita di mano. Leggevo solo notizie sgradevoli e le conseguenze stavano diventando veramente devastanti per me. Mi sono resa conto da sola che avevo perso di vista da un pezzo l’idea di tutelarmi. Conosco molto bene la mia sensibilità, so cosa può farmi male ed è stata proprio questa consapevolezza a farmi capire che, per il mio bene, dovevo assolutamente allontanarmi da tutta quella negatività che – nonostante i miei sforzi – mi aveva comunque trascinata con sé. Ero caduta anche io in una delle trappole del web e in parte avevo contribuito a costruirmela io stessa continuando a cliccare quelle dannate notizie su Google News.

Il mio rapporto con internet, che fino a quel momento era sempre stato sereno e stimolante dal punto di vista creativo, stava venendo meno. E questo si stava riflettendo su di me, sulla mia vita reale mentre la mia nuvoletta orsa diventava sempre più piccola. Nel momento in cui mi sono resa conto del guaio in cui mi ero cacciata ho iniziato subito a cercare di porre rimedio. Volevo ritrovare il mio buonumore, smetterla con gli attacchi d’ansia e per farlo dovevo gettare via un po’ di zavorra da quella povera nuvoletta rosa.

La prima cosa che ho fatto è stata quella di agire sul problema principale: Google News, la mia fonte di notizie ormai fuori dal mio controllo. Come prima cosa ho cominciato ad eliminare le notizie peggiori segnalandole a Google come notizie che non mi interessavano e poi mi sono imposta di non leggere più quelle che mi sarebbero arrivate dopo continuando con la personalizzazione ed eliminandole man mano. E così ho fatto. A forza di cliccare su “non mi interessa” alla fine le notizie pessime sono diventate sempre meno e così ho ritrovato i miei contenuti di un tempo. Successivamente – visto che comunque le principali brutte notizie Google le manda – mi sono ripromessa di leggerne il meno possibile. Ad oggi ne ho aperte pochissime e nel momento in cui mi rendo condo che potrebbero farmi del male le salto a piè pari senza rimpianto. Naturalmente ho anche evitato di andarle a cercare io stessa.

La seconda mossa è stata quella di dare un taglio alle butte notizie anche sui social ed in particolare a stare meno dietro alle polemiche di Instagram. In quel periodo pubblicavo molto su quel social e così mi sono decisa a dedicare il mio tempo solo ai miei contenuti e tutti quei creator che mi facevano stare bene con i loro contenuti. Tutti gli account delle persone ultrapolemiche e sempre pronte a repostare la brutta notizia turno

Una volta messo a posto il lato social restava il problema televisione. Io non la guardo e neppure mia madre ma mio padre segue molto telegiornali e programmi su vari argomenti. Inutile dire che tra il 2020 e il 2021 si parlava solo ed esclusivamente di COVID il che non mi giovava particolarmente. Pian piano però ho risolto anche questa questione: in sostanza a pranzo guardiamo qualche cartone mentre la sera io solitamente sto al computer (anche per motivi di lavoro come potrete immaginare). Ebbene mi metto le cuffie e… puff, a i programmi si perdono nel sottofondo musicale e alla fine non ci faccio più caso. Anche la questione TV eliminata.

Successivamente, quando ormai il mio doomscrolling era quasi scomparso, mi sono resa conto che Google News non sarebbe più tonato quel luogo tranquillo che amavo visitate. Beh, perlomeno non sotto tutti gli aspetti. Il mondo sta andando a rotoli, è una cosa che non può ignorare… e così qualche brutta notizia mi arriva ancora. Per quanto riguarda i social, ormai erano diventati molto pesanti per me. Instagram in particolare era spesso pieno di polemiche e per molto tempo l’ho sentito un luogo dove ormai non trovavo più quella serenità iniziale.

Preso atto di queste cose ho capito che avrei dovuto cercarmi un nuovo luogo da “scrollare” sul mio telefono nei momenti tranquilli. Ed è stato in quel momento – complice anche l’abbandono dei social – che ho pensato all’ RSS Reader. Era qualcosa che avrei potuto costruire io da zero solo con i blog che preferivo. Niente algoritmi = niente notizie pessime. Avrei scelto io cosa inserire e quindi cosa leggere. E così ho cominciato a cercare nuovi blog, ad aggiungerli, a commentare e ad oggi ho una bellissima home personalizzata dove so che non troverò mai brutte sorprese.

Quest’ultima parte ha contribuito molto a non farmi ricadere nel doomscrolling. Ad oggi me ne sono totalmente liberata, è stato come un circolo virtuoso. Non ricevendo più notizie pessime su Google News ho smesso di leggerle e di continuare a cercarle per contro mio e, al contrario, sono stata incentivata ad approfondire tutte quelle notizie che effettivamente mi interessano. Inevitabilmente essendo meno sovraccarica anche con la TV ho un rapporto migliore, riesco a sopportare qualche telegiornale e a tenermi informata. Google News resta però la mia fonte anche per le notizie importanti e ora che so come usarlo al meglio non mi ha più dato nessun problema e continuo a pensare che sia un’ottima risorsa.

Adesso, pian piano, tornerò anche sui social con una pagina Facebook dove posterò i nuovi post del blog quando escono. Il suo scopo principale sarà quello di farmi da appoggio per le sponsorizzate. Su Instagram penso che tonerò come utente, magari segnalerò l’uscita dei nuovi post nelle storie. Niente più contenuti esclusivi per i social, quindi. Anche qui voglio ritrovare la mia serenità nel navigare sui social e utilizzarli nel modo che ho sempre preferito: per seguire le belle persone che conosco, trovare nuove ispirazioni per letture, film e perché no anche per qualche bella foto. Troverò sicuramente degli spunti per questo blog.

Per il resto, dopo questa bella avventura con il doomscrolling, ho capito che per mantenere il mio rapporto con il web devo anche mantenere la consapevolezza che mi permette di utilizzarlo al meglio. E il modo in cui lo sto usando ora è il migliore, con un lavoro che mi appassiona, questo blog che non mi stressa e voi che nonostante la lunghezza dei miei post mi leggete sempre.

Ok, come sempre ho scritto troppo! Brutta bestia la prolissaggine. Concludo quindi chiedendovi: avete mai fatto doomscrolling? Se si, ve ne siete accorti? Prima di andare come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.

Al prossimo post!

Fonte: humanitas.it

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Lyra
1 anno fa

Caspita che disavventura! Non sapevo potesse succedere una roba del genere, ma io per natura non seguo nessun tipo di notizia e tendo a smettere di seguire tutti gli account che parlano di robe di attualità (politica, economica, pandemia ecc). Sei stata una tipa tosta a rendertene conto e a porvi rimedio! Non credo che molte persone ce l’avrebbero fatta!
Sono incuriosita da questa cosa dell’RSS Reader… mi irrita scrollare Instagram perchè è pieno di robe super-instagrammabili e poco realistiche, quindi leggere dei fatti di qualcuno vero mi piacerebbe molto!

Valeria
1 anno fa

Non conoscevo questo fenomeno, sei sempre utilissima per ciò che concerne il web, meno male che ne hai parlato e ora starò ancora più attenta, sebbene non sia attaccata alle news di attualità.

Claudia Turchiarulo

Non conoscevo l’esistenza di questo fenomeno, e sono felice che tu ne sia uscita incolume.
Io uso Google News esattamente al contrario rispetto a quanto facevi tu. Infatti, lo utilizzo per cercare belle notizie, inserendo nel campo di ricerca solo parole chiave positive.
Hai mai provato?
Ti si aprirà un mondo.
Buona serata. Un bacione.

Silvia
1 anno fa

Anche io sono molto ansiosa e durante il lockdown dopo due settimane di sole notizie covid ho cominciato a dormire male, avere paura, ansia ed attacchi di panico. Ho quindi cominciato a spegnere TV e disattivare notifiche di cronaca attualità e covid. Mi sono dedicata alla lettura, musica, sport e chiacchiere con buone amiche/i. Ad oggi cerco di mantenere questa linea.

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