Recensione Libro: Al Di Qua Del Paradiso
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Genere: Drammatico, Sentimentale, ?
Anno: 1920
Salve a tutti e bentornati in questo mio piccolo angolo di web!
Oggi nuova recensione librosa in cui vi parlo nuovamente di uno dei miei autori preferiti in assoluto: Francis Scott Fitzgerald. Infatti qualche mese fa ho terminato Al Di Qua Dal Paradiso, il romanzo d’esordio che, da un giorno all’altro, lo rese famoso.
Amory Blaine è un giovane estremamente intelligente e affascinante. Figlio di genitori benestanti fin da bambino conduce una vita molto diversa rispetto a quella dei suoi coetanei, girando il mondo e godendo di molti privilegi. Le vicende più importanti si svolgono principalmente su una decina d’anni (dal 1911 al 1920) ma in realtà la storia comincia nel 1896, anno di nascita del protagonista e dello stesso Fitzgerald.

Al Di Qua Dal Paradiso è il primo romanzo di Francis Scott Fitzgerald e, nonostante si noti talvolta uno stile un po’ acerbo, la genialità e la profondità dell’autore sono già tutte lì.
Il modo di descrivere, appunto, la profondità – e la superficialità – dell’umanità unita ad una capacità unica di comprendere e raccontare la propria generazione è già totalmente presente. Perché, ebbene sì, alla fine questa non è la storia di Amory ma il racconto dettagliato, sentimentale e nello stesso tempo apatico delle fragilità della generazione americana degli anni ’20.
Fragilità che probabilmente ci siamo portati dietro nel corso del tempo perché mentre leggevo – anche questa volta – ho ritrovato un po’ di alcune cose che ho vissuto sulla mia pelle. Non tutto ovviamente (in realtà molti comportamenti di Amory non li ho compresi e probabilmente mai li comprenderò) ma nonostante io sia di un epoca diversa sono riuscita a percepire il malessere di questi giovani ragazzi alla ricerca del loro posto nel mondo e di qualcosa per cui valesse la pena vivere. Che fosse una persona, un lavoro, un emozione.
Come era successo precedentemente, quindi, sono rimasta profondamente colpita e coinvolta da questo viaggio fatto di autentica umanità e di emozioni travolgenti nel bene e nel male.
Poi, sono onestà, secondo me Al Di Qua Dal Paradiso ha uno stile che deve piacere. Strutturalmente è folle, sempre differente e talvolta è difficile stargli dietro. Inoltre alcune parti sono davvero poco movimentate e se non vi piacciono i ragionamenti filosofici talvolta contorti (in senso buono) possono diventare pesanti.
Tuttavia ciò non toglie che, a mio modesto parere, Al Di Qua Dal Paradiso è un libro che va letto almeno una volta nella vita. Perché non è solo un libro ma un’esperienza letteraria e umana a tutti gli effetti.
Bene, anche questa recensione è finita e io sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi. Avete letto Al Di Qua Dal Paradiso? Lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti! Come sempre vi ringrazio per il tempo che avete dedicato alle mie parole.
Al prossimo post!
PS: Belli E Dannati, che ho letto e recensito anni fa, rappresenta una sorta di sequel tematico di questo libro pur non parlando degli stessi protagonisti

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